Solo 5 superstiti su un volo di 81 passeggeri. Un’intera squadra brasiliana non c’è più: la Chapecoense falciata da uno schianto aereo a Medellin, Colombia.
L’intero Brasile è sotto shock: un’intera squadra falciata da una sciagura del genere è un evento che nel Paese carioca non si era ancora mai vista.
Il dramma nella notte italiana dove l’aereo con a bordo la squadra brasiliana è precipitato durante un tentativo di atterraggio d’emergenza a causa di un guasto elettrico o di una mancanza di carburante.
Il volo TT2933, che stando ai media locali aveva a bordo 72 passeggeri e nove membri dell’equipaggio, sarebbe dovuto atterrare a Medellin intorno alle 3.33 ma non è mai arrivato a destinazione perdendo ogni contatto con la torre di controllo in prossimità dell’aeroporto e schiantandosi al suolo.
Le prime informazioni parlano di 5 sopravvissuti e 76 vittime. Strane le dinamiche che hanno portato alla tragedia: come riporta la testata Eltiempo.com la squadra brasiliana ha dovuto cambiare volo all’ultimo momento su ordine delle autorità brasiliane: il club avrebbe dovuto viaggiare su un volo charter ma poco prima della partenza per Medellin l’aviazione civile brasiliana ha negato l’autorizzazione al volo; questo ha costretto l’intera squadra a cambiare biglietti e volo e imbarcarsi sull’aereo che è proprio precipitato.
La Federcalcio sudamericana è stata avvisata della tragedia e ha ovviamente sospeso qualsiasi manifestazione sportiva: la Chapecoense, partita dalla quarta serie brasiliana, doveva disputare in Colombia contro l’Atletico Nacional la finale della Copa Sudamericana, il punto più alto nella sua giovanissima storia.
Tre sono i sopravvissuti allo schianto: il terzino sinistro Alan Ruschel, 27 anni, il difensore Helio Zampier Neto (31) e il secondo portiere Jackson Follman (24). Oltre a loro, in nove della rosa non era partiti perché non convocati: sono Nemen, Demerson, Boeck, Andrei, Hyoran, Winck (ex Verona nel 2015), Martinuccio, Moises e Nivaldo.
Il club di Chapeco, polo industriale da 200mila abitanti dello stato di Santa Catarina, aveva conquistato la prima divisione brasiliana nel 2014, nel 2015 la prima partecipazione internazionale. La Chape, così come è affettuosamente chiamata dai suoi supporters, aveva conquistato la finale della Sudamericana (che corrisponde alla nostra Europa League) eliminando gli argentini del San Lorenzo.
Lo scampato Alejandro Martinuccio, passato anche dal Villarreal, ha dichiarato: «L’infortunio mi ha salvato la vita». Un destino beffardo e comunque doloroso: lo sgomento dell’intero club e di tutto il popolo brasiliano è enorme.