Anche il Velo d’or 2016 è assegnato. Il più importante riconoscimento riservati ai ciclisti professionisti viene conferito quest’anno a Peter Sagan.
Non smette di fare incetta di premi, dunque, il campione del mondo. Lo slovacco arricchisce la sua già enorme bacheca con il prestigioso omaggio che il giornale francese Velo Magazine annualmente assegna a colui che si sia particolarmente distinto nel panorama delle due ruote. A decretare il numero uno vi è una giuria formata da giornalisti sportivi provenienti da tutto il mondo.
E non avrebbe potuto esserci scelta diversa, dal momento che lo slovacco, che sta per iniziare una nuova avventura nella Bora-Hansgrohe, ha chiuso l’anno con le vittorie a Gand, Fiandre, California, Svizzera, Tour de France, Campionato europeo e, dulcis in fundo, Mondiale di Doha, il secondo iride consecutivo.
Peter Sagan succede nell’albo d’oro a Chris Froome, che malgrado il personale tris alla Grande Boucle non è riuscito a replicare anche in questa circostanza e deve accontentarsi dei due premi vinti nel 2013 e nel 2015. Ideato nel 1992, il Velo d’Or fu vinto nelle prime due edizioni da Miguel Indurain, mentre tre soli italiani sono riusciti ad aggiudicarselo: Marco Pantani nel 1998, Mario Cipollini nel 2002 e Paolo Bettini nel 2006. Vincenzo Nibali fu secondo sia nel 2014 (l’anno in cui vinse il Tour) che nel 2015, mentre lo scorso anno in terza posizione si piazzò Fabio Aru.
Ma Velo Magazine assegna uno speciale Velo d’Or anche al miglior corridore francese. Se dodici mesi fa fu Thibaut Pinot a farlo suo, stavolta tocca a Romain Bardet (Ag2R La Mondiale), che vede così riconosciuto lo splendido lavoro svolto, coronato con la seconda piazza, alle spalle del già citato Froome, nel più importante Grand Tour dell’anno.
Dal 2010 al 2013 fu assegnato parallelamente anche un premio per il miglior giovane della stagione: nei quattro anni furono insigniti Andy Schleck, due volte Peter Sagan ed infine Nairo Quintana.