Non è mai stata una partita normale. Quest’anno poi Lazio-Roma, big match della 15ª di Serie A, è derby di Capitale importanza: specie a guardare classifica e clima.
Lazio e Roma si affrontano domenica alle ore 15 ricordando quasi i vecchi tempi: quelli in cui le due sponde del Tevere si contendevano addirittura lo scudetto.
Al posto della malinconia però domani all’Olimpico aleggerà un clima molto elettrico ed euforico. Un punto appena: i biancocelesti distano appena una lunghezza dagli odiati cugini giallorossi. Se i romanisti spallettiani stanno disputando la stagione che competeva ai loro piani (con la Juve che non è poi tanto lontana, e che può sempre perdere terreno), la truppa laziale comandata da Simone Inzaghi sta stupendo tutti gli addetti ai lavori.
Squadra solida e imbattuta da due mesi e mezzo, centrocampo che fa filtro e dà qualità, attacco che segna regolarmente: i tre nuclei fondamentali del perfetto organismo creato dal più giovane degli Inzaghi stanno dando i suoi frutti, dopo che in estate il traghettatore della Lazio dello scorso anno era stato richiamato in tutta fretta per occupare una panchina rimasta vacante.
Dall’altra parte c’è una Roma che, a parte il passo falso di Bergamo, resta una delle più accreditate pretendenti alla lotta-scudetto con la Juve: la squadra di Spalletti ha il migliore attacco della Serie A (33 gol fatti, 12 dei quali il suo bomber Dzeko) e sembra aver ritrovato la fiducia giusta.
Questo derby, per tutti questi motivi, mette in palio non solo lo scettro della città romana, ma anche la possibilità di avvicinarsi alla Juventus e di restare nelle zone alte della classifica, con la qualificazione in Champions League sullo sfondo e la voglia di non fermarsi più.
L’Olimpico sarà osservato speciale anche sugli spalti: lo stadio resterà infatti semivuoto a causa della perdurante protesta delle tifoserie contro le barriere nelle curve. Nei giorni scorsi gli ultras laziali hanno dichiarato che saranno ugualmente in Curva Nord per incitare e incoraggiare i propri beniamini per una sfida che non è, si sa, come le altre.
Questo Lazio-Roma sarà una sfida fra bomber: Ciro Immobile da una parte, Edin Dzeko dall’altra. 9 gol contro 12. I grandi attaccanti nel derby si fanno sempre vedere, e il loro duello sarà senz’altro interessante.
Come interessante sarebbe stato vedere a confronto le ali dell’Aquila laziale Keita e Felipe Anderson contro Salah e Perotti dall’altra. Il Faraone egiziano invece non sarà disponibile (out forse fino a febbraio); al suo posto Spalletti dovrebbe ridare una chance a Iturbe, che nel derby del maggio ’15 segnò la sua ultima grande gioia in giallorosso.
Lì, dove splende l’estro e la grandezza di un nome che fa battere il cuore alla Roma romanista: Francesco Totti, storia carnale della Stracittadina del Cupolone, partirà dalla panchina. Se entrasse, sarebbe per lui la 42esima presenza assoluta in un derby: come lui, nessuno mai e ancora di più.