Un tris dall’opposto significato: il Napoli riparte di corsa, l’Inter sprofonda di nuovo. L’anticipo della 15ª di Serie A è un monologo azzurro: 3-0 senza storia.
La squadra di Sarri torna a correre: ne aveva vinta una delle ultime sei (fra Serie A e Champions); la vince stavolta in appena cinque minuti, quelli dell’inizio boom che riporta il Napoli a -1 dal secondo posto e che asfalta i nerazzurri. Già, la squadra di Pioli: reduce dal pazzo 4-2 con la Fiorentina, l’Inter non dà continuità a se stessa e risprofonda un’altra volta nella zona anonima della classifica.
L’approccio al match del Napoli è eccezionale: un’accelerazione pazzesca che stende l’Inter con un uno-due micidiale nei primi 5’ di gara. L’azione del vantaggio, dopo 2′, conclude un prolungato e bellissimo possesso palla napoletano, si chiude con un cross di Hamsik, una sponda di Callejon e un tiro di prima intenzione di Zielinski: tutto molto bello, e il San Paolo inizia già a sciogliersi.
Finisce per venire giù al 5’ quando il polacco fa vedere a tutti perché sarà il protagonista assoluto del primo tempo: l’ex Udinese piazza il filtrante giusto per Hamsik, che si butta in uno dei tanti buchi della groviera nerazzurra, entra in area e trova il diagonale vincente. Cinque minuti, già 2-0: l’Inter è frastornata, con Ranocchia già ammonito e del tutto incapace di interrompere le trame finalmente fluide della squadra di Sarri. Che ricomincia a giocare come suo solito.
Sia chiaro però: l’Inter esiste, ma dalla cintola in su. Si perché quando attacco la squadra di Pioli costruisce anche azioni da gol, alcune molto pericolose che vengono sventate o dalla cattiva mira degli attaccanti nerazzurri o dalla vena ritrovata di Pepe Reina, che alza la saracinesca specie davanti a Icardi e ritrova gli applausi del suo pubblico.
Ma l’Inter continua a giocare con due tronconi: l’attacco produce, ma ogni volta che si stende in avanti la squadra si frantuma in due parti e dal possibile 2-1 il rischio di vedere sul tabellino la dicitura 3-0 resta attivo per tutto il primo tempo. Handanovic salva in un paio d’occasioni, la difesa sbanda, l’equilibrio non c’è: Pioli avrà tanto da lavorare per trasformare questa squadra.
Il 2-0 che aveva retto a sorpresa per 40′ crolla definitivamente dopo 6′ della ripresa, sugli sviluppi di un terzo corner di fila di Ghoulam: Handanovic smanaccia, Albiol rimette in mezzo, l’Inter gioca alle belle statuine e Lorenzo Insigne cala il tris. Per il Magnifico è il quarto gol in tre partite. Da lì in poi il Napoli può pensare alla Champions; i nerazzurri si spengono e forse fraseggiando cominciano a meditare a tutte le loro magagne.