Nell’ultima serata dei gironi la Juve batte la Dinamo Zagabria 2-0, ritrova la vittoria in Champions allo Stadium, il gol di Higuain (e di Rugani!) e si gode il nuovo Dybala.
La Vecchia Signora dunque accede agli ottavi di finale di Champions da prima del girone (prima volta per Allegri in bianconera), per i quali l’accoppiamento sarà tutt’altro che agevole: nell’urna delle seconde figura, fra le altre tipo Psg, Bayern e City, figura pure il Real campione d’Europa. Ma se ne riparlerà.
Intanto torniamo sulla serata di Torino: senza spendersi e strapazzarsi, la squadra di Allegri gioca una buona partita, con un undici ampiamente rimaneggiato con 7/11 spesso tenuti in panchina (da Neto in porta ai ‘titolari per forza’ Rugani, Benatia ed Evra in difesa; da Lemina ad Asamoah a centrocampo, e con Pjanic nell’inedito ruolo di trequartista).
Allegri era in vena di Juve sperimentale, e così è stato: il 2-0 è frutto di una partita senza sbavature, in cui i bianconeri assolvono al loro compitino, quello di battere la squadra materasso del girone, la Dinamo Zagabria che saluta questa Champions col terribile record di 0 punti fatti e 0 gol messi a segno.
Anche la Juve non particolarmente pimpante di questo periodo non può perdere punti per strada. Mandzukic è ancora in forma sublime lì avanti; Pjanic si muove bene sulla trequarti, Marchisio dietro ne fa degnamente le veci; Lemina si muove in interdizione mentre Asamoah è l’unica nota stonata sulla mediana, visti i tanti errori in mediana. In difesa, invece, svetta il campioncino Rugani: il ragazzo si sta facendo, e senza avere le spalle strette.
Nel primo tempo Higuain spreca un gol non impossibile in avvio, poi il portiere croato Livakovic si dimostra bravo e fortunato in almeno tre circostanze. Juve non trascendentale, ma le energie da preservare in vista del trittico di fine anno (Torino e Roma in Serie A; Milan in Supercoppa) sono più importanti.
E così in avvio di ripresa il gol juventino arriva su un’accelerazione improvvisa e decisiva: merito di un rugbistico Lemina che manda in porta Higuain, per il Pipita è un gioco da ragazzi infilare il destro dell’1-0. Per l’argentino l’astinenza finisce dopo 4 lunghissime partite.
Ai croati va benissimo perdere di misura, la Juve inizia a pensare al derby. C’è tempo per il 2-0 di Rugani, aiutato dal corner meraviglioso di Pjanic: una fotocopia rispetto al gol segnato sabato contro l’Atalanta.
Si fa in tempo infine a rivedere Paulo Dybala: 10 minuti e due gol sfiorati in attesa di aumentare i minuti già dal derby. Insomma, la Juve ha di nuovo la Joya, la Juve è di nuovo Jo-yosa. Aspettando i prossimi impegni. E il decisivo sorteggio di lunedì prossimo.