A Bucarest in tutta tranquillità la Roma pareggia 0-0 contro l’Astra Giurgiu e chiude da prima il girone E. Si qualificano anche i rumeni.
In una partita che non contava nulla ai fini della qualificazione e con scarse emozioni, Spalletti ne ha approfittato per dare minutaggio ad alcuni giocatori impiegati meno: buoni, da questo punto di vista, il rientro di Vermaelen e l’impiego di Seck. Ora testa al Monday Night con il Milan e al big match fra due sabati contro la Juventus.
I rumeni, dal canto loro, festeggiano una storica qualificazione ai 16/mi di Europa League, grazie al 3-2 del Viktoria Plzen sull’Austria Vienna.
La partita è davvero brutta, con la Roma che propone in campo come titolari veri i soli Emerson e Strootman (squalificato lunedì in campionato), cosicché entrano nei taccuini della cronaca i disordini che scoppiano al 25’ nel settore ospiti della Roma.
I giallorossi si fanno vivi dalle parti dell’Astra con appena tre tiri velleitari nell’ordine di Gerson, Totti e Iturbe; dall’altra parte attento Alisson su due tiri di Alibec e Filipe Teixeira.
Nella ripresa Spalletti inverte gli esterni, ed Emerson rischia di spianare la strada ai rumeni: al 5’ Alibec gli ruba palla e beffa Alisson in uscita, ma il gol viene annullato per una precedente trattenuta nel contrasto del romeno con lo stesso Emerson. Ma è solo una fiammata: poco dopo sull’Arena National cala di nuovo il torpore.
Anche perché le notizie che arrivano dalla Repubblica Ceca tranquillizzano del tutto l’Astra Giurgiu, e sugli spalti comincia a fermentare la festa. Nel finale prima del 90’ c’è tempo ancora per un colpo di testa di Dzeko di poco alto e di un’occasione divorata da Iturbe: la sua astinenza ormai è cronica.