“Biscotti” nel calcio? In soffitta. I risultati accomodati potrebbero sparire nel caso passasse il progetto Fifa di un Mondiale da 32 a 48 squadre. Abolendo i pari.
L’idea è tutta del presidente, lo svizzero Gianni Infantino: si attende ormai soltanto la proposta ufficiale che porterebbe al varo di un torneo (dall’edizione 2026) da 48 squadre, appunto, divise in 16 gironi da 3: passerebbero le prime due e poi si procederebbe con l’eliminazione diretta dai sedicesimi in poi.
A livello di gironi ci sarebbe qualche problema, col rischio di una proliferazione non opportuna dei “biscotti” fra le due squadre che giocano l’ultima gara, ai danni di quella non in campo. L’idea sarebbe quindi quella di abolire i pareggi nella fase a gruppi, facendo tirare i rigori al 90′ se non ci fosse un vincitore. Non è ancora chiaro se la vittoria in quel caso varrà due o tre punti.
La Fifa aveva cambiato la regola dopo il Mondiale 1982, imponendo l’assoluta contemporaneità dei match dell’ultima giornata di ciascun rigore, dopo le polemiche suscitate da Germania Ovest-Austria, con le due nazionali germanofone che si accordarono per non farsi la guerra penalizzando così l’Algeria che, visto l’1-0 tedesco, vide la peggio e fu eliminata per la peggior differenza reti.
A fare le spese di un clamoroso biscotto fu anche l’Italia di Trapattoni a Euro 2004: gli azzurri del Trap furono infatti eliminati nonostante la vittoria sulla Bulgaria proprio per colpa di un sospetto – e tutt’altro che smentito – 2-2 fra Svezia e Danimarca, guarda caso proprio il risultato che avrebbe estromesso matematicamente la nostra Nazionale. Detto, fatto.
Di “biscotti” nella storia del calcio mondiale, limitandosi ai casi delle nazionali, se ne sono visti tanti: da Argentina-Perù 6-0 del Mondiale 1978 (gara inquinata da motivi politici nel Mondiale sicuramente più artefatto della storia del calcio) a Spagna-Malta 12-1 del dicembre 1983 (risultato record mai registrato in una gara europea fra qualificazioni e fasi finali) solo per limitarsi ad alcuni dei casi più eclatanti.
L’idea sarebbe comunque in fase embrionale, così come l’espansione a 48 sulla quale però Infantino ha detto di avere ottenuto una approvazione di massima da parte della “maggioranza delle federazioni”.
L’eventuale soppressione dei pareggi non è ancora stata presentata al Consiglio della Fifa, ma se dovesse arrivare sarebbe un’altra svolta importantissima per il calcio.