Juve-Milan, finale della Supercoppa Italiana 2016, si va avvicinando: il bianconero Pjanic va verso il pronto recupero; si prospetta un Ital-Milan dall’altra parte.
I BIANCONERI E QUELLA PUNIZIONE CHE CERCA VENDETTA. Miralem Pjanic vuole esserci, a tutti i costi: il bosniaco sta bruciando le tappe per un recupero in tempo record dall’infortunio all’anca rimediato sabato scorso nel big match contro la Roma.
Il centrocampista ex giallorosso fra l’altro ha tutte le motivazioni per tornare in campo proprio contro i rossoneri: c’è da vendicare, magari con una pennellata delle sue, la sconfitta di San Siro di due mesi fa in Serie A, quando il Milan vinse 1-0 con prodezza di Locatelli giunta dopo il gol ingiustamente annullato ai bianconeri, con quella traiettoria ingannevole calciata proprio da Pjanic, con l’intervento a vuoto di Bonucci e Donnarumma costretto a raccogliere la palla in fondo al sacco.
Il bosniaco – che al Milan ha segnato una volta sola in 9 precedenti e che potrebbe alzare il suo primo titolo italiano – dovrebbe essere nell’undici titolare, a differenza di Stephan Lichtsteiner: lo svizzero, se dovesse recuperare, partirà almeno dalla panchina.
MILAN, BASTA POLEMICHE: TESTA AL CAMPO. Dopo la partenza rinviata e il rischio di non giocare la finale di Supercoppa, il Milan è finalmente partito per Doha dove è atterrato ieri per preparare la sfida.
Il disguido tecnico ormai è alle spalle e Vincenzo Montella ha intenzione di concentrarsi soltanto sulla gara di domani, che mette in palio diversi milioni di euro in premi (oltre ai tanti già incassati fra sponsor, diritti tv e spese di trasporto e alloggio messe a disposizione dalla federazione qatariota).
Il tecnico rossonero ha intenzione di affidarsi all’entusiasmo e all’incoscienza dei suoi uomini, che saranno probabilmente, nello spirito della manifestazione, italiani per 7/11: se dovesse farcela nel recuperare anche Bonaventura, da parte milanista ci sarà un contributo importante al tricolore del trofeo messo in palio a Doha.