Sei mesi di astinenza da Roger Federer sono davvero troppi, ma per la gioia di milioni di fans il numero uno morale del tennis mondiale sta tornando: in programma il 2 gennaio il debutto ufficiale.
È bastato un normale allenamento di King Roger effettuato sui campi di Perth, dove sta per iniziare la Hopman Cup, per mandare in delirio tanti appassionati: ben ottomila tifosi sono accorsi nella città australiana per osservare il fuoriclasse di Basilea effettuare alcuni scambi prima dell’inizio ufficiale della nuova stagione.
L’ultima partita disputata fu l’8 luglio, giorno della semifinale di Wimbledon persa contro Milos Raonic. Fu l’ultima di un 2016 da dimenticare: soli 7 tornei, con un bilancio di 21 vittorie e 7 sconfitte e, per la prima volta dal 2000, nessun trofeo alzato. Una condizione fisica precaria che l’ha costretto ad abbandonare – di nuovo per la prima volta – la top ten del ranking atp, precipitando alla posizione numero sedici che ora occupa.
In questi sei mesi ha avuto più tempo per dedicarsi alla famiglia, di occuparsi di faccende di cui prima non aveva tempo – “È stato un assaggio del ritiro”, scherza – ma, assicura, sono state proprio le sue piccole a chiedergli di ritornare presto in campo e di ricominciare a viaggiare. Così di nuovo tanti allenamenti e di nuovo la voglia di tornare a competere per grandi traguardi, specie dopo l’appassionante finale di stagione in cui ha assistito ad un avvicendamento al trono dell’atp.
Federer è estremamente convinto di poter gareggiare ancora ad alti livelli per un paio di anni. Difficile poter dire se accadrà già agli Australian Open, dal momento che a Melbourne si giocherà sui cinque set e finora il trentacinquenne elvetico non ha match nelle gambe. Di sicuro quando lui è il campo, passa quasi in secondo piano il risultato: in fondo, per gli amanti della racchetta il suo tennis è immortale.