Stavolta è giunto il momento di dire basta: Francesca Schiavone, 37 anni, ha annunciato il ritiro dall’attività agonistica a fine anno 2017.
Giunge all’indomani del match del WTA di Hobart perso contro una giovane e sconosciuta atleta (la croata Jana Fett) la decisione di appendere la racchetta al chiodo. Si rende conto che non può più stare al passo con le altre e che la freschezza atletica, per ovvi motivi, non le permette di essere competitiva come desidererebbe. E così in conferenza stampa sorprende tutti.
“Questo sport per me è una droga“, rivela, manifestando ancora una volta la smisurata passione che nutre nei confronti del tennis sin da quando era piccina. Già da due anni erano circolate voci relative al suo addio dal circuito, ma ora ecco la conferma da parte della diretta interessata.
La Leonessa, come è ribattezzata per la sua incredibile grinta messa in campo in ogni occasione, è stata l’apripista del movimento femminile italiano ad alto livello, quello che in un decennio ha ottenuto risultati inimmaginabili prima d’ora. Professionista dal 1999, ha vinto in carriera sette titoli, l’ultimo dei quali nel 2015 a Rio de Janeiro. È stata la prima italiana ad entrare nella top 10 del ranking wta (spingendosi fino alla posizione numero 4) ed è stata la prima a trionfare in una prova dello Slam, il Roland Garros 2010 giocato sulla sua amata terra rossa.
Andò vicina all’incredibile bis l’anno seguente, quando la sola cinese Na Li riuscì a fermarla in finale. E, assieme a lei, l’epico ciclo della nazionale italiana guidata da Corrado Barazzutti, capace di vincere quattro Fed Cup in poco più di un lustro. È inoltre la donna che vanta il maggior numero di presenze nei quattro Major, dal momento che agli imminenti Australian Open farà segnare il gettone numero 65 di presenze.
“Il futuro? Non so esattamente cosa farò, ma sto pensando a qualche progetto”, conclude.