Il Consiglio della FIFA ha approvato il progetto avanzato del presidente Gianni Infantino: a partire dal 2026 sarà Mondiale a 48 squadre.
La rivoluzione del calcio internazionale prosegue: dopo l’edizione del Mondiale che nel 2022 si svolgerà in Qatar, il Mondiale che si disputerà nel 2026 – ancora da assegnare – diventerà la prima edizione col nuovo formato. Non più 32 squadre, come accade da Francia ’98, ma 48.
L’idea del successore di Sepp Blatter, Gianni Infantino, è stata messa nero su bianco e ratificata dal Consiglio della FIFA nella riunione di stamattina.
La FIFA renderà note le modalità del torneo soltanto nelle prossime ore, ma nel tweet che ha annunciato la rivoluzione specifica che si giocherà con 16 gruppi da tre squadre. Salvo sorprese, dunque, si andrà verso una proposta che porterebbe il Mondiale a 80 partite distribuite in 32 giorni, con le prime due di ogni gruppo qualificate per i sedicesimi di finale.
Le due squadre che disputeranno la finale arriveranno comunque a giocare massimo 7 partite come nelle precedenti edizioni. Bocciata dunque la proposta di mantenere invariata la struttura di gironi e tabellone, ma di inserire un playoff preliminare tra 32 squadre.
Dietro il nuovo format ci sono cifre ben precise. Qualcuno ha parlato di ‘605 milioni di ragioni’ che avrebbero spinto Infantino a determinare l’accelerazione e l’avvento del nuovo Mondiale. Secondo l’agenzia francese AFP si passerebbe dagli attuali 3,35 miliardi di euro ai 3,95 miliardi di ricavi. Gli introiti televisivi aumenterebbero addirittura di 480 milioni di euro mentre quelli del marketing di 350.
Una formula dunque che ha delle ragioni economiche e politiche non indifferenti e su cui ora sono attese le reazioni delle singole federazioni nazionali. Attratte sicuramente da un palcoscenico così ampio e allargato a più realtà.