Ricordate Hachim Mastour, il baby talento del Milan di cui si parlava un gran bene già all’età di 16 anni? Ebbene, a quanto pare la gavetta per l’Europa non procede nel migliore dei modi.
Centrocampista offensivo nato nel 1998 a Reggio Emilia, ma di origini marocchine, Hachim Mastour cresce nelle giovanili del Milan e nel 2014 viene chiamato da Clarence Seedorf per far pianta stabile in prima squadra, pur non disputando mai una partita ufficiale. Soli 16 anni, ma la critica lo esalta ed egli viene considerato una futura stella del calcio mondiale.
Il 31 agosto 2015 la società rossonera cede il giocatore, che nel frattempo ha esordito con la nazionale del Marocco, in prestito biennale al Malaga, ma nella Liga spagnola disputa una sola partita (quindici minuti contro il Betis Siviglia nel mese di novembre) e poi nulla più. Gli iberici rescindono il contratto con un anno di anticipo e così, ritornato in Italia, viene girato nell’ultima sessione di calciomercato estivo in Olanda, al Pec Zwolle, ancora con la formula del prestito.
Ma tutto si rivela un altro flop: sole quattro presenze collezionate in Eredivisie, per un totale di 124 minuti giocati. E così il portale neerlandese Voetbalzone.nl ha lanciato un sondaggio per definire una classifica delle più grosse delusioni del calcio orange dell’ultima stagione. Al quarto posto, Gudelj, Westermann e Luuk de Jong, c’è proprio lui, Hachim Mastour, che non deve aver digerito troppo bene la notizia.
Il ragazzo è comunque giovane, dovendo compiere diciannove anni il prossimo giugno. Ha ancora tutte le carte in regola per dimostrare il suo talento, magari anche al Milan, se dimostrerà di credere in lui come sta facendo con tanti giovani lanciati in prima squadra negli ultimi tempi (viene in mente il caso di Manuel Locatelli, per citarne uno). Auguriamo quindi a Mastour di vivere serenamente il momento e di riscattarsi quanto prima sul terreno di gioco.