Il mercoledì di Coppa Italia finisce col thriller: allo Stadium va in scena uno Juventus-Atalanta che finisce con un pirotecnico 3-2! I bianconeri ora aspettano.
La squadra di Allegri infatti incontrerà ai quarti la vincente di Milan-Torino. Pirotecnico 3-2 allo Stadium: la Juve si porta sul 2-0 grazie a Dybala e Mandzukic, poi l’Atalanta accorcia con Konko e, dopo il rigore di Pjanic, arroventa il finale con sigillo di Latte Lath. Emozioni a non finire a Torino, come ci si aspettava alla vigilia.
L’Atalanta, che sembrava annichilita alla fine del primo tempo, torna dagli spogliatoi con uno spirito indomito e si conferma formazione temibile da chiunque nel panorama italiano: un plauso grande così a Gasperini e ai suoi giovanotti in erba.
La Juventus che esordiva stasera in Coppa Italia può continuare la sua corsa, ma Allegri avrà di che lavorare sui continui cali di tensione che colpiscono la squadra facendola barcollare di brutto quando il risultato sembra già acquisito. È capitato anche stasera: due volte sul doppio vantaggio, due volte in ambasce. Tutto questo non è da Juve.
Nel primo tempo, dopo un inizio promettente e spigliato della Dea che tiene la Juve ben lontana dalla sua porta, i campioni in bianconero calano le magie sul campo e non lasciano scampo alla truppa bergamasca. Tutto merito della premiata ditta Dybala-Mandzukic: i due segnano e si scambiano ruolo e favore in entrambe le occasioni.
Prima Paulo Dybala (che poco prima si era pure procurato un rigore solare negato dall’arbitro Giacomelli) scaglia la saetta imprendibile che fulmina Berisha grazie alla sempre preziosa assistenza del croato; poi è lo stesso Mandzukic a concretizzare al meglio una verticalizzazione rapidissima orchestrata dall’argentino. Nel finale l’ex Bayern e Atletico si divora un’occasione clamorosa dopo lancio fulminante di Pjanic.
La ripresa potrebbe essere un monologo bianconero, con la Juve a gestire i ritmi e l’Atalanta rintanata nella propria metà campo incapace di nuocere. Gasperini però ha il merito di crederci, e dopo aver ridisegnato per ben tre volte la squadra nel corso del tempo riesce a trovare la quadra. I nerazzurri alzano il pressing, spingono come forsennati e trovano il gol del 2-1 con una rete da cineteca dell’ex Konko, esterno destro di controbalzo che incoccia con l’incrocio dei pali e finisce dentro.
La Juve ci mette 3’ per rimettere il (doppio) muso avanti: D’Alessandro frana su Lichtsteiner in area, per l’arbitro è rigore che Pjanic non sbaglia.
Atalanta domata e partita finita? Macché! Con un’azione martellante di Conti sulla destra Latte Lath (ivoriano classe 1999!) segna il suo primo gol da professionista con la zampata che buca di nuovo un incerto Neto. È un gol pesante per le statistiche: la Juventus non subiva 2 gol allo Stadium dalla partita con il Bayern Monaco del febbraio 2016. Nel finale Petagna sfiora pure il gol del 3-3, ma Neto è reattivo nella circostanza.