Moses-Marcos Alonso-Cahill Chelsea, Premier League. Imago

Premier, il punto dopo la 21ª: Chelsea di nuovo mostruoso, solo Tottenham e Arsenal tengono il ritmo

Bentornato Chelsea: la 21ª di Premier vede il nuovo rilancio dei Blues in vetta alla classifica. Solo Spurs e Gunners sanno rispondere. City, che scoppola!

CHELSEA, DA LEICESTER A LEICESTER: IN UN ANNO MOU DIMENTICATO. L’anno scorso Leicester-Chelsea costò l’esonero di José Mourinho. Una Premier dopo Leicester-Chelsea certifica la grandezza del progetto di Antonio Conte, che con lo 0-3 nel derby italiano con Ranieri si riprende di nuovo definitivamente il campionato che secondo alcuni poteva essere riaperto dopo il k.o. col Tottenham.

La prima doppietta in carriera di Marcos Alonso e il quarto gol stagionale di Pedro permettono ai Blues di riprendere in mano il timone della barca e ridare al campionato inglese il segnale inequivocabile: il Chelsea è vivo e non molla niente di niente.

LE ALTRE LONDINESI CI CREDONO ANCORA. Come il Chelsea non mollano Tottenham e Arsenal, finora le rivali più accreditate per la conquista della Premier. Gli Spurs di Pochettino si confermano squadra in un’eccezionale stato di grazia. Col 4-0 al WBA è arrivata la settima vittoria consecutiva in un mese esatto, condito da tre poker totali (addirittura 21 gol fatti e appena 3 subiti). Harry Kane fa tripletta e arriva a quota 13 gol nella speciale classifica. Gli Spurs ci credono ancora.

E con loro anche l’Arsenal di Wenger: stesso risultato anche per l’altra squadra di Londra, impegnata a Swansea. 0-4 inequivocabile con super Giroud e Alexis Sanchez (intervallato da ben due autogol). Il cileno aggancia Diego Costa (ora oggetto misterioso del Chelsea dopo il celebre litigio con Conte) e Ibrahimovic. Quarta vittoria consecutiva per i Gunners biancorossi: la lotta continua.

CITY, UNA SCOPPOLA CHE PER PEP SA DI ABDICAZIONE. C’è più di qualcosa che non va, dalle parti del Manchester City: incredibile la scoppola rimediata dai Citizens a Goodison Park al cospetto di un Everton semplicemente spaziale. Lukaku nel primo tempo, Mirallas e i giovanotti Davies e Lookman (al primo gol in Premier) sentenziano la fine della corsa: il Manchester City è, se non ufficialmente almeno ufficiosamente, fuori dai giochi per il titolo di quest’anno. Che sia stato stampato il biglietto aereo d’addio di Pep Guardiola?

UNITED, RINGRAZIA IBRA. Messer Ibra è a quota 14 e di mestiere fa il ‘toglitore di castagne’: lo United deve ringraziarlo, lo svedese, per avere raddrizzato il derby d’Inghilterra contro il Liverpool, che pareva aver preso il sopravvento con il rigore di Milner (mani maldestro di Paul Pogba). La risalita però di questo passo è impossibile: Mou è condannato all’anonimato anche quest’anno. A meno di exploit mediatici di cui lo Special One è sempre stato capace.

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