Dybala e Higuain, sempre loro. Con la sua coppia argentina la Juventus di Allegri stende in un quarto d’ora la Lazio. 2-0 senz’appelli e critici zittiti.
Con una partenza a razzo contraddistinta dai gol di Dybala e Higuain la Juventus annichilisce e frantuma la quotata Lazio di Inzaghi, che paga l’approccio troppo molle, e risponde immediatamente a tutte le critiche piovute dopo la sberla di Firenze. La Signora ristabilisce dunque le distanze dal duo Roma-Napoli: bianconeri di nuovo a +4, con una partita in meno rispetto agli azzurri e in attesa del posticipo Roma-Cagliari.
Salgono a 27 le vittorie consecutive in casa per la Juventus: è la miglior striscia nella storia della Serie A. I bianconeri non perdono da 29 gare di campionato allo Stadium. Un fortino inespugnabile.
Tutto merito del 4-2-3-1 ultraoffensivo varato per una volta da Max Allegri: tutti in campo tutti insieme Pjanic, sulla linea di centrocampo, Cuadrado Dybala e Mandzukic alle spalle del Pipita Higuain.
Grazie a questo assetto tattico la Juve ci mette un amen ad azzannare la partita. Sulle due marcature c’è lo zampino di tutti e quattro i giocatori di attacco. Al 5’ sponda aerea di Mandzukic e rasoiata mancina di Dybala che batte Marchetti e fa 1-0 (settimo gol stagionale per la Joya); al 17’ cross da destra di Cuadrado e zampata di Higuain con la suola della scarpa destra. Per Higuain sono ben 12 i gol rifilati alla Lazio in 8 precedenti: una media di 1,5 gol a partita. Pipita mortifero per i capitolini.
Dopo il doppio griffato sudamericano la Juve gestisce ordinatamente la gara e amministra senza mai andare in difficoltà: troppo poca la Lazio specie nel primo tempo. Meglio i biancocelesti nella ripresa se non altro nell’approccio, ma dalle parti di Buffon grossi rischi non arrivano, nonostante un Milinkovic-Savic che ha buoni piedi e buona lena.
Anzi, a conti fatti è la Juventus che sfiora in più occasioni il 3-0, ma prima Dybala e poi il subentrato Pjaca non colgono palla. Il finale però è un trionfo bianconero: ottima gestione palla ed energie preservate. La Juventus torna a ruggire in faccia a tutti i suoi detrattori.