A meno di 24 ore dalla fine del calciomercato, Mondiali.net prova a dare le pagelle alle 20 squadre di Serie A. Si comincia con le big: Inter in testa e…
INTER 8. Il voto più alto è per i nerazzurri, perché l’affare-Gagliardini ha rialzato le quotazioni qualitative della Benamata dopo i mugugni delle ultime stagioni sul centrocampo. Il ragazzo ex Atalanta sembra il colpo opportuno per rimediare agli ultimi mali. La dirigenza interista si è mossa poi benissimo sul fronte partenze, piazzando altrove gli ‘esodati’ Jovetic, Felipe Melo e Ranocchia, ormai ai margini del progetto-Pioli.
NAPOLI 7. Anche il Napoli ha fatto la sua parte. Preso per tempo Pavoletti (l’acquisto più caro in termini di bilancio: 15 milioni), ha venduto bene Gabbiadini (17) e completato l’interessante lavoro avviato in estate. Il campo dirà se il gap con la Juventus può essere colmato.
ROMA 7-. La Roma si è assicurata Grenier, uno che a detta di Spalletti potrebbe fare benissimo in giallorosso. Il meno è per il grande colpo mancato anche se non soprattutto per l’attacco, dove continua a mancare una valida alternativa a Dzeko (Totti permettendo…); il meno però potrebbe convertirsi in più se a luglio Baldissoni, Gandini e Pallotta riusciranno a portare in Capitale Franck Kessié, vero pezzo pregiato del prossimo calciomercato.
JUVENTUS 7-. Anche qui manca il nome bollente in grado di spostare il morale dei tifosi verso la fiducia incondizionata, specie in mezzo al campo, dove le partenze di Vidal e Pogba non sono ancora state rimpiazzate. Marotta e Paratici però hanno al solito lavorato con oculatezza: dentro dunque il guerriero Tomas Rincon, buono come rincalzo dei primi nomi; e dentro soprattutto due giovani, Caldara e Orsolini, interessantissimi in prospettiva per i prossimi anni.
MILAN 6,5. Il Milan continua dunque con la politica dei prestiti strappati in giro per l’Europa: gli arrivi di Deulofeu e Ocampos sembrano in grado di rimpiazzare bene l’esuberante Niang andato al Watford e da ultimo l’infortunio fino a fine stagione di Jack Bonaventura. Difficile far meglio, visto che le casse piangono in attesa del closing effettivo coi cinesi.
GENOA 6,5. Via Pavoletti e Rincon per motivi di bilancio, Preziosi ha operato benissimo andando a rimpolpare la squadra praticamente in tutti i reparti: dentro i giovani Morosini e Beghetto, ma anche giocatori di stabile affidamento e da valorizzazione ulteriormente di Hiljemark, Cataldi e Taarabt. Gli arrivi in attacco degli esperti Pinilla e Palladino sembrano offrire a Juric due ottime garanzie in chiave realizzativa al fianco del Cholito Simeone.
ATALANTA 6,5. La cessione di Gagliardini (e di Caldara in prospettiva) non è affatto una sconfitta per la famiglia Percassi, tutt’altro: dà la misura del progetto di valorizzazione dei giovani che la Dea ha sempre mostrato e consolidato in questi anni di “corsa all’extracomunitario” che ha caratterizzato altri club di Serie A. Il coraggio di essere sempre innovativi.
FIORENTINA 6+. Sportiello e Saponara: non male, per la Viola, che in più ha incassato il gratificante no di Kalinic ai cinesi del Tianjin. La Fiorentina può ripartire da qui, e da una rosa che resta comunque competitiva e può andare lontano se non pecca più di narcisismo e di estro fumoso.
SASSUOLO 6+. No dichiarati per Defrel e Pellegrini e sì all’usato sicuro con Aquilani e al baby-Scamacca, ex giallorosso ma fuggito al Psv in Olanda: la politica giovanile della squadra del patron Squinzi può continuare. Sperando in quel campionato tranquillo cui i neroverdi aspiravano all’inizio della stagione.
TORINO 6. Riscattato Iago Falque (già al centro del progetto granata), prelevati Iturbe e Carlao, l’ultimo giorno Petrachi ha portato alla corte di Cairo il portierone Milinkovic-Savic, che all’ombra di Hart può crescere bene.