Ronaldo de Assis Moreira, alias Ronaldinho, appende gli scarpini al chiodo. All’età di trentasette anni, il talentuosissimo calciatore brasiliano decide di porre fine all’attività agonistica: diventerà ambasciatore del Barcellona nel mondo.
Giudicato come uno dei massimi interpreti del football bailado verdeoro, Ronaldinho comincia la sua carriera nel 1997 con la maglia del Gremio e nel 2001 approda in Europa nelle file del Paris Saint Germain. È qui che si fa conoscere al mondo per le sue giocate che mandano in confusione gli avversari: i dribbling e i flip-flap diventano un suo inconfondibile marchio di fabbrica. E grazie a ciò vola in Corea del Sud e in Giappone per alzare al cielo la Coppa del Mondo con la nazionale brasiliana.
Nel club parigino rimane per due anni, prima della definitiva consacrazione con il Barcellona, in cui resta per cinque stagioni: mette a segno 94 gol in 207 presenze, ma soprattutto contribuisce alla costruzione di quella grande squadra che dominerà il mondo nel giro di qualche anno sotto la guida di Frank Rijkaard prima e Sep Guardiola poi. Nel 2005 viene premiato con il Pallone d’oro.
Nel 2008 il suo approdo in Italia nelle file del Milan: un’operazione di marketing, più che sportiva, dal momento che il talento è cristallino e non si discute, ma il centravanti sudamericano non ha nella costanza di rendimento il suo punto di forza. In rossonero colleziona ventisei reti in due stagioni e mezze – alternando momenti di classe purissima a fasi di appannamento – prima di ritornare in Brasile vestendo le maglie del Flamengo, dell’Atletico Mineiro e infine del Fluminense.
Ora stop al calcio giocato: lo aspetta il ruolo di ambasciatore per la società con cui si è tolto le maggiori soddisfazioni, quella blaugrana. Farà parte del progetto Leggende, un team di ex calciatori che dovrà contribuire a diffondere il brand Barcellona in giro per il mondo.
Ma ciò che resta di Ronaldinho sono le sue magie e i suoi fantastici gol. Ecco le sue migliori giocate.
https://www.youtube.com/watch?v=0rWrPZpVEuY