Si dice vittoria, si pronuncia controsorpasso. Nel primo posticipo di Serie A il Palermo stende 1-0 il Crotone con Nestorovski e torna a sperare.
Ancora il macedone: Ilija Nestorovski in Sicilia non è più un oggetto misterioso e dopo aver freddato il San Paolo col gol costato al Napoli l’1-1 della scorsa giornata ha fatto 9 in campionato, consentendo ai rosanero di rompere finalmente il tabù-Barbera dove non avevano mai vinto quest’anno. La cura portata da Diego Lopez sembra dunque funzionare in casa Palermo: 2 partite, 4 punti e sgommata in faccia allo stesso Crotone che vuol dire -8 dal quartultimo posto dell’Empoli. La salvezza non è più tanto un miraggio.
Il Crotone di Nicola invece risprofonda nelle tenebre: lo scontro diretto fra disperati è un’altra legnata alle ambizioni-salvezza dei pitagorici che pure una settimana fa col 4-1 sull’Empoli avevano detto alla Serie A di essere ancora vivi.
Diego Lopez le azzecca davvero tutte: premiata in primis la scelta di Embalo, che dopo una serie di finte e controfinte indovina al 27’ l’assist opportuno per Nestorovski, il cui sinistro leggermente deviato da Ferrari s’insacca all’angolino. I tifosi in tribuna hanno un sussulto d’orgogli: forse questa può essere davvero la serata buona.
I rosanero potrebbero pure raddoppiare 4′ dopo, ma Cordaz si oppone col corpo ad un colpo di testa ravvicinato di Andelkovic sugli sviluppi di un calcio d’angolo. In un match ad alta tensione, nel quale il pallone scotta e il bel gioco è assente, i calabresi non pungono più di tanto anche se si mettono di buona lena a cercare spazi in ogni parte di campo: l’unico squillo però arriva da Falcinelli al 35’, ma per Posavec i rischi sono calcolati.
Nella ripresa Nicola prova ad avvicinare Nalini al duo d’attacco Trotta-Falcinelli; in un attimo di sbandamento il Palermo rischia di andare a rotoli e rivedere gli incubi: erroraccio in disimpegno di Cionek e ‘passaggio’ a Falcinelli, che fornisce l’assist a Trotta, l’altro ex Sassuolo però spreca malamente.
Il nervosismo comincia ad affiorare e il clima si surriscalda col passare dei minuti; al 24’ ne fa le spese Crisetig, che si fa espellere per doppia ammonizione lasciando i compagni in dieci nel momento cruciale del match. Nicola gioca il tutto per tutto lanciando nella mischia Kotnik (e nei minuti finali anche Simy), mentre la squadra di Lopez sfiora il raddoppio con Chochev al 37′: decisivo ancora Cordaz a murare il tiro del bulgaro. È l’ultima emozione di una battaglia che ridà sorrisi solo al Palermo.