Incredibile al Dall’Ara: nell’atto finale della 18ª di Serie A il Milan ridotto in 9 per le espulsioni di Paletta e Kucka passa con un gol di Pasalic all’89’!
Nella partita più pazza dell’anno il Diavolo riesce a risorgere e a trovare una vittoria insperata e quasi inspiegabile: sotto addirittura di due uomini, con i rossi comminati uno per tempo a Paletta prima e a Kucka poi; azzoppato come Romagnoli out dopo mezz’ora e con Poli che va k.o. nel finale di gara, il Milan di Montella trova all’ultimo momento tre punti d’oro, pesantissimi sia per la classifica (i rossoneri tornano a fare bottino pieno dopo 4 k.o. di fila fra campionato e coppa) che per il morale, sbatacchiato dopo gli ultimi scivoloni.
La copertina della serata è tutta per la “strana coppia” Deulofeu-Pasalic: il croato si conferma uomo da notti magiche e, dopo il rigore decisivo di Doha in Supercoppa, griffa una vittoria vi-ta-le per il Diavolo; lo spagnolo ultimo arrivato nel mercato invernale ottiene la sua consacrazione in rossonero con una giocata da urlo sulla fascia, un’invenzione che manda in bambola la difesa bolognese (Krafth in primis, che si fa passare la palla sotto le gambe) e manda soprattutto in porta Mario Pasalic per l’incredibile 0-1 Milan!
A Deulofeu comunque tutti gli applausi, perché è stato forse l’unico rossonero a crederci sullo 0-0, anche con 2 uomini in meno: a inizio gara sfiora il colpaccio, fra un’espulsione e un infortunio è l’unico a crederci sempre e a caricarsi i suoi sulle spalle cercando l’uno contro uno e i passaggi vincenti (al 69’ ne offre uno fantastico a Pasalic che l’ex Monaco spara addosso a Da Costa), ed è sempre lui a sfiorare il colpaccio direttamente da calcio d’angolo scheggiando la traversa.
Avvio del Milan che era stato positivo ma non spumeggiante, a parte la doppia occasione mal sfruttata dalla premiata ditta Pasalic-Deulofeu. Al di là della pressione rossonera (7 corner a 0 a fronte di un Bologna inconcludente) il bel gioco programmato da Montella non s’è visto e lo stesso Bacca è sembrato di nuovo il più grande fantasma del fratello ammirato in un anno e mezzo di Milan.
Poi a cavallo dei due tempi l’esplosione di nervi di marca rossonera: dopo aver regalato il rigore da 3 punti alla Samp, Paletta ha lasciato i suoi in 10 dopo 37 minuti (doppio giallo, evitabilissimo il primo dopo una rissa con Mbaye); Kucka lo ha imitato prendendosi la seconda ammonizione a inizio ripresa. C’è qualcosa che non va, nella tenuta mentale di questo Milan. Che però, neppure lui sa come, vince anche in 9. Con uno spagnolo venuto dall’Inghilterra strabordante e un croato finora poco conosciuto che sta diventando uomo del destino.