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Paltrinieri annuncia la svolta: spazio al fondo

Dopo essersi laureato campione europeo, mondiale ed olimpico dei 1500 metri stile libero, Gregorio Paltrinieri ufficializza la svolta che rappresenta la naturale evoluzione nella carriera di un mezzofondista di alto livello: il passaggio dalla vasca alle acque libere.

In tanti hanno tentato di percorrere tale strada dopo aver dominato all’interno delle corsie. Il caso più eclatante è certamente quello del tunisino Osama Mellouli, primo nuotatore della storia ad aver vinto medaglie d’oro in vasca (primo a Pechino 2008 nei 150 sl) e nel fondo (primo a Londra 2012 nella 10 km).

Ora ci prova Greg, la stella del movimento natatorio azzurro, che dopo averci riflettuto nel corso di questo inverno, ufficializza la propria decisione di testarsi a livello agonistico nelle prove più lunghe. Il 26 marzo il suo debutto nei 10 mila metri, in occasione della Coppa Len che si terrà a Eilat (Israele) il 26 marzo.

Perché proprio tale appuntamento? A spiegarlo è lo stesso ventiduenne modenese, che osserva come questa 10 km sia collocata in calendario esattamente 12 giorni prima dei 1500 validi per i Campionati Italiani Assoluti; ed è lo stesso tempo che intercorre tra le due gare nelle massime competizioni internazionali, nel caso si decidesse di provare a realizzare la straordinaria accoppiata.

Proferendosi “curioso ed entusiasta”, l’atleta emiliano ammette sì di avere un po’ di paura per via dell’agguerrita concorrenza, ma al tempo stesso dichiara che questa nuova sfida lo stimola e lo esalta. È chiaro che, se le cose dovessero andare per il verso giusto, il pensiero correrebbe dritto ai Mondiali di Budapest in programma dal 23 al 30 luglio e, perché no, anche le Universiadi che si terranno a Taipei esattamente un mese dopo.

E chissà che nel mirino possa finirci un ambizioso progetto chiamato Tokyo 2020: la prossima edizione dei Giochi Olimpici costituirebbe l’obiettivo massimo verso cui finalizzare la preparazione. E, in fondo, restano quattro anni per affinare ogni dettaglio.

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