Bayern Monaco, Champions. Imago

Champions, una manita verso i quarti: il Bayern asfalta 5-1 l’Arsenal

All’Allianz è una partita senza storia: il Bayern sbatte l’Arsenal come un tappeto, 5-1 che sa di rivincita per Ancelotti contro la critica. Quarti a un amen.

I padroni di casa travolgono i londinesi con un sonoro 5-1. Il duello Ancelotti-Wenger se lo aggiudica eccome Carletto, che si sbarazza di tutte le polemiche post-Bundesliga e torna ad esultare con convinzione anche in Champions. Vantaggio di Robben che con un sinistro fantastico buca Ospina, pareggia Alexis Sánchez ma non basta: nella ripresa si scatenano Lewandowski e Thiago Alcántara, poi Müller firma il pokerissimo. Unico neo la squalifica di Lahm per il ritorno. Ma a questo punto la trasferta all’Emirates potrebbe essere una pura formalità.

Fra i tedeschi sugli scudi tutti i pezzi pregiati della casa madre bavarese: grandissima prestazione di Lewandowski, non solo per il gol del nuovo vantaggio ad inizio ripresa, ottimo Thiago Alcántara sulla trequarti, e nel finale è arrivata anche la gioia per Müller che segna più gol in Champions che in campionato.

Arsenal semplicemente non pervenuto. Nonostante il gol di Alexis Sanchez, marcato dopo che Neuer gli aveva respinto un calcio di rigore, i londinesi restano senza idee e mostrano una fragilità difensiva macroscopica.

Il Bayern attacca sin dall’inizio ma non sfonda per vie centrali. E così all’11’ ci serve l’invenzione del fuoriclasse: Robben coglie un gol fantastico col solito giochino che da anni fa; palla al piede l’olandese rientra dalla destra verso il centro e scarica un sinistro imparabile per Ospina che s’insacca sotto al sette.

I bavaresi cercano subito il gol del raddoppio ma né Lewandowski né Robben riescono nell’intento. Sembra di assistere al dominio quando al 30’ l’arbitro Mazic concede un penalty per i londinesi per fallo di Lewandowski su Koscielny: dal dischetto sbaglia Alexis Sánchez che si fa parare la conclusione da Neuer, ma sulla seconda ribattuta arriva comunque il pari del cileno con un destro angolato e il portierone tedesco che impreca contro i suoi per non aver seguito attentamente l’azione. A parte un altro paio di sussulti l’1-1 regge all’intervallo e per l’Arsenal è una grande notizia.

La brutta nuova per i Gunners però arriva in avvio di ripresa: Laurent Koscielny va fuori per un risentimento muscolare dopo un recupero disperato su Lewandowski.

Dentro Gabriel Paulista e la difesa dell’Arsenal perde la bussola: al 63’ c’è il nuovo vantaggio del Bayern con il colpo di testa di Lewandowski che sovrasta Mustafi, poi ci pensa Thiago Alcántara a firmare il 3-1 dopo il sontuoso assist di tacco del polacco.

È un Bayern-assolo, Lewandowski centra in pieno una traversa mentre Robben chiede un rigore per il tocco di mano di Gibbs (non visto dall’arbitro come un analogo fallo di Bellerin nel primo tempo). Ospina è miracoloso su Javi Martínez, ma al 63’ arriva comunque il 4-1, ancora, con Thiago Alcántara (deviazione di Xhaka che manda fuori causa Ospina).

Il Bayern cerca anche il pokerissimo ma Ospina è ancora super su Robben e Douglas Costa ma si deve arrendere al neo entrato Müller che lo spiazza da dentro l’area. 5-1: alla faccia del Bayern che gioca male e non sa divertire.

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