Pjaca Porto-Juventus, Champions League. AFP

Champions, Porto-Juventus 0-2: uno-due micidiale Pjaca-Dani Alves, Allegri la vince dalla panca

I bianconeri tornano da Oporto con mezzo pass in tasca: Porto-Juventus è 0-2 con gol dei due subentrati in 11 vs. 10 per il rosso a Telles. Allegri vince la sfida con tutti.

La Vecchia Signora dunque ipoteca la qualificazione ai quarti di Champions vincendo l’andata degli ottavi in casa dei Dragoni di Portogallo. Favorita anche dall’espulsione dello sciagurato ex Inter Alex Telles, capace di rimediare in pochissimi secondi ben due cartellini gialli che gli valgono il rosso al 27’. La Juve ringrazia e può dunque guardare con meno ansia al ritorno del 14 marzo.

La Juve inizia contratta e sotto ritmo, merito di un Porto che Nuno Espirito Santo dispone in campo con un 4-4-2 molto disciplinato e accorto in tutte le fasi. Il primo vero pericolo della prima mezzora lo creano però i bianconeri con Dybala, che si mangia un gol calciando alto in spaccata.

La svolta vera tuttavia si materializza al 27’, quando quando Telles prende il secondo giallo per un brutto fallo su Lichtsteiner (il primo era stato appena pochi secondi prima su Cuadrado): intervento duro e decisione giusta, con l’intero do Dragao che inveisce in ogni modo contro il fischietto Brych.

Espirito Santo sceglie di sacrificare il gioiellino André Silva, inserendo Layun sulla fascia sinistra e lasciando Soares unica punta. Prima dell’intervallo ci prova anche Khedira con un colpo di testa fuori bersaglio. Poi un intervento in angolo di Casillas (non sicurissimo) su tiro di Khedira, infine il palo di Dybala dopo un gran sinistro. La Juve non riesce a passare prima del 45’.

Il secondo tempo vede la Signora riversarsi in massa contro il muro portoghese. Il gol arriverebbe pure, ma viene annullato a Dybala per fuorigioco – molto dubbio – dello stesso argentino. Nel mezzo di due occasioni ancora per Khedira e Dybala c’è pure un colpo di testa di capitan Herrera che spaventa e non poco Buffon.

Il Porto sembra quasi crescere in convinzione, vedendo che la Juve continua ad andargli a sbattere contro. La porta del veterano Casillas sembra stregata anche quando Higuain tenta una girata spettacolare.

A quel punto anche Allegri rompe gli indugi e decide di sfruttare la superiorità numerica innestando Pjaca al posto del poco pungente Cuadrado. E la scelta del tecnico livornese lo ripaga alla grandissima: al 28’ il croato si fa trovare pronto su un rimpallo in area e con un destro in corsa segna il suo primo gol in bianconero nella serata più importante. 141” dopo c’è addirittura il raddoppio della Juve: cross da sinistra di Alex Sandro, l’altro subentrato Dani Alves ha il tempo di stoppare e poi girare in spaccata sul palo lontano, 0-2 e palla al centro.

La partita finisce lì, la qualificazione per la Juve è a una spanna. Allegri la vince dalla panchina in tutti i sensi: cambi azzeccati, spogliatoio tenuto in ordine nonostante l’affaire-Bonucci, testa dritta e pedalare come nella sua filosofia. La Vecchia Signora va anche in Europa.

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