Eclatanti risultati sul cemento californiano di Indian Wells: siamo appena alle fasi iniziali del primo Masters 1000 della stagione, eppure già non mancano le sorprese: va fuori Andy Murray, mentre Fabio Fognini elimina Jo-Wilfried Tsonga.
Doveva essere il favorito numero uno, dall’alto del ranking atp e in virtù della fresca vittoria al 500 di Dubai. Ma Andy Murruy ha a dir poco deluso le attese e deve abbandonare anzitempo il prestigioso appuntamento statunitense, battuto al secondo turno dal canadese Vasek Pospisil.
Finisce in due set, in meno di due ore di gioco, con il punteggio di 64 76(5). Un risultato netto, che dimostra quanto lo scozzese non abbia ancora trovato il feeling con un torneo che non ha mai portato a casa (l’unico mancante sulle superfici dure nel suo palmares): lo scorso anno fu Ko al terzo turno, stavolta ancora prima, avendo usufruito di un bye all’esordio.
Murray aveva dalla parte sua un tabellone certamente alla portata, dal momento che i restanti tre Fab Four si trovano tutti dall’altra parte del seeding. Si apre uno spiraglio per molti, dunque. Chissà che non possa approfittarne anche Fabio Fognini, che dopo l’esordio vincente contro il russo Kanstantin Kravchuk, piega a sorpresa uno dei pezzi grossi del circuito, il francese Jo-Wilfried Tsonga, numero otto del ranking atp.
Una grande sfida, quella che ha visto opposti l’italiano e il transalpino, ma che il nostro rappresentante è riuscito a portare a casa con il punteggio di 76(4) 36 64 dopo oltre due ore e mezza. Un risultato che assume un certo spessore se si considera che Alì, come è soprannominato il tennista di colore, era reduce da un grande momento, concretizzato con le vittorie a Rotterdam e Marsiglia. Per il ligure è la prima vittoria in quattro sfide contro di lui.
Adesso ci aspettiamo di vedere come sarà il debutto di Novak Djokovic, Roger Federer e Rafael Nadal.