La Tirreno-Adriatico 2017 ha fornito preziosissime informazioni in merito alle ambizioni dei big per il prosieguo della stagione: c’è chi sa già di poter contare su una condizione invidiabile e chi, invece, è ancora piuttosto indietro nella preparazione in vista dei Grandi Giri.
Certamente può dormire sonni tranquilli Nairo Quintana. Il colombiano della Movistar ha conquistato il secondo Tridente della carriera e ha chiarito a tutti che, in ottica Giro 100, sarà lui l’uomo da battere. Lo scalatore sudamericano è consapevole delle proprie forze e non si nasconde al termine di quella che definisce “una delle più importanti corse della carriera”. Considerando il livello molto alto dei partecipanti, è riuscito a dare distacchi piuttosto ampi con una sola tappa in salita a disposizione, quella del Terminillo. Ora tornerà nella sua Colombia per proseguire la preparazione e darà a tutti l’appuntamento alla Corsa Rosa.
Non possono definirsi soddisfatte le due punte di casa nostra. Sia Vincenzo Nibali che Fabio Aru hanno trascorso una settimana sottotono, ma nessuno dei due fa drammi. Il sardo dell’Astana ha l’alibi di aver sofferto di una tracheobronchite che l’ha limitato nelle prestazioni, che erano state piuttosto buone nelle ultime uscite (come l’Abu Dhabi Tour); il siciliano della Bahrain-Merida ha dichiarato di aver raccolto importanti indicazioni sulla sua preparazione e che tutto procede secondo i suoi piani, ovvero quelli di farsi trovare pronto per il mese di maggio.
E gli altri? Merita applausi Thibaut Pinot (FDJ), che ha “snobbato” la sua Parigi-Nizza per conoscere meglio le strade italiane, sulle quali si cimenterà al Giro 2017. E potremmo dire che i risultati sono stati decisamente positivi: secondo scalatore dietro al vincitore Quintana, ha perso la piazza d’onore nella generale soltanto all’ultima crono di San Benedetto del Tronto, quando è stato superato dallo specialista australiano Rohan Dennis.
Dennis che ha come compagno di squadra alla BMC Racing Team un Tejay Van Garderen che ancora una volta ha deluso le aspettative. La squadra gli ha permesso di restare nelle primissime posizioni di classifica dopo la giornata d’apertura, ma la salita l’ha ancora una volta respinto e pure nella crono conclusiva, in cui dovrebbe essere tra i migliori, non si è affatto distinto.
Non possiamo dimenticare Adam Yates (Orica-Scott), frenato soltanto da problemi intestinali, mentre è ancora in fase di rodaggio Tom Dumoulin (Team Sunweb). Geraint Thomas (Team Sky), infine, è stato frenato dalla disastrosa (e sfortunata) crono iniziale della sua squadra, ma che faccia già sul serio l’ha fatto capire il giorno dopo con la bella performance a Pomarance.