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Milano-Sanremo 2017, le dichiarazioni dei big alla vigilia

Poche ore ancora e conosceremo il Re della Classicissima, vale a dire il vincitore della Milano-Sanremo 2017. Dodici mesi fa fu inaspettatamente il francese Arnaud Démare a festeggiare, chi gli succederà nell’albo d’oro? Tra i tanti big presenti, c’è chi scopre le carte e non nasconde le massime ambizioni e chi, invece, sceglie la strada del basso profilo. Leggiamo, dunque, le dichiarazioni delle stelle al via.

Il favorito numero uno, si sa, è Peter Sagan, e non soltanto perché è il bicampione del mondo in carica, quanto per il suo brillante percorso di avvicinamento (si pensi all’andamento alla Tirreno). E l’istrionico slovacco della Bora-Hansgrohe cosa dice? “Non sento la pressione”, taglia corto il talento di Zilina, che corre con i gradi di favorito, in fondo, da un lustro a questa parte. Sa di poter contare su un ottimo stato di forma e si dice “felice” di ciò, ma preferisce non svelare la tattica di gara: “Se attaccherò sul Poggio dipenderà dal vento”, osserva, aggiungendo che, se fosse contrario, sarebbe impossibile arrivare fino al traguardo.

Non rilascia dichiarazioni il maggiore indiziato per un arrivo allo sprint, Fernando Gaviria. E lo fa non perché voglia schivare i giornalisti, ma perché un incidente in allenamento ha fatto temere un suo forfait. La sua squadra, la Quick Step Floors, fa sapere che è dolorante al braccio destro, ma proverà ad essere al via della corsa, sperando che i colpi sull’asfalto non gli impediscano di esprimersi al meglio.

Ha già vinto sul lungomare Italo Calvino e spera di fare altrettanto Mark Cavendish (Dimension Data), che con la sua squadra proverà a tenere la corsa chiusa per giocarsi le sue chance in un arrivo di gruppo. “La Sanremo è bella perché indecifrabile”, afferma Cannonball, probabilmente non è al top della forma, ma sempre abile a farsi trovare pronto negli appuntamenti clou. Con lui, altri vincitori confidano nel bis.

Uno è il norvegese Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin), che ricorda come nella vittoria del 2014 lo aiutarono il pessimo clima e un grande gregario come Luca Paolini, che lo pilotò splendidamente lungo la discesa della Cipressa. “Sono pronto e non ho paura di nessuno in volata”, ruggisce il possente sprinter scandinavo. C’è poi John Degenkolb (Trek-Segafredo), che dopo essere stato costretto a saltare la scorsa edizione in cui difendeva il titolo del 2015, spera nel riscatto confidando nelle buone sensazioni riscontrate alla Parigi-Nizza, nonostante non sia riuscito a portare a casa alcun successo. “Sono fiducioso nella mia volata”, assicura.

Profilo basso per chi lo scorso anno riuscì a sbancare Sanremo. Arnaud Démare si presenta al via con il dorsale numero uno e con una squadra forte, la FDJ, comprensiva di due affidabili italiani come Davide Cimolai e Jacopo Guarnieri. Non si espone ai media, ma preferisce postare un video in cui si allena con il padre. La ricerca della tranquillità è, per il transalpino, la madre di ogni successo.

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