Il primo anticipo della 29ª di Serie A, Torino-Inter, va in archivio con un 2-2 tanto spettacolare quanto inconcludente specie per i nerazzurri.
Match davvero senza un secondo di pausa e che cambia padrone più volte, con interisti e granata che se la suonano di santa ragione e costruiscono una vera sinfonia per il bel calcio italiano.
Alla fine il pari scontenta soprattutto l’Inter, che aveva intenzione di proseguire la corsa verso la Champions League e che invece si trova a lasciare per strada due punti che potrebbero pesare; niente aggancio al 4° posto, niente aggancio alla Lazio che domani a Cagliari potrebbe pure allungare.
Per il Torino il bicchiere è mezzo pieno e mezzo vuoto allo stesso tempo: la squadra di Mihajlovic è capace di rimontare lo svantaggio iniziale ma poi si liquefa come accaduto altre volte in questa stagione e perde l’occasione di tornare grande almeno per una volta. Peccati di gioventù che spesse volte Belotti e co. hanno pagato quest’anno.
L’inizio di gara è vibrante con un paio di occasioni di marca interista (Perisic e Gagliardini) intervallate da un tentativo di Iturbe. È l’Inter a passare per prima al 27’: Kondogbia rientra in area liberandosi di forza di un paio di avversari, calcia e vede il proprio sinistro rotolare lentamente in rete senza essere trattenuto da Hart. Al francese ex Monaco evidentemente l’Olimpico granata porta bene, visto che quello di oggi per lui è il secondo gol in A in quasi due stagioni, tutti e due segnati nello stesso stadio.
L’Inter però non fa neppure in tempo a godersi il vantaggio che il Torino pareggia: 5’ dopo Ljajic batte l’angolo, Moretti spizza di testa e il liberissimo Baselli devia il pallone dell’immediato 1-1.
La ripresa se si vuole è ancora più arrembante della prima frazione. Il Gallo Belotti spaventa due volte Handanovic; il portiere sloveno dice grazie anche all’errore di Molinaro ma poi non può nulla sullo splendido destro di Acquah che al 59’ indovina l’angolino e completa la rimonta granata per il 2-1.
Anche stavolta però il vantaggio dell’una dura poco perché l’altra riesce presto a pareggiare: su cross di Ansaldi Hart smanaccia malamente e per Candreva segnare a porta vuota è un giochetto da ragazzi.
Da lì e fino al fischio finale, è una giostra continua di emozioni e occasioni. Con il Torino che sfiora il nuovo vantaggio con il neo entrato Boyé e l’Inter che risponde con un grande intervento di Hart su Eder, Belotti che in un paio di occasioni manca la rete di testa e Perisic che si divora per due volte il pallone del 2-3: due errori gravi per il croato che alla squadra di Pioli poteva dare una vittoria importantissima. Sulla strada per l’Europa che conta che ora si allontana.