Distanza di sicurezza: è quella che ormai il Bayern ha dalla sua. La capolista di Bundesliga sfrutta il k.o. dell’RB Lipsia e con lo 0-1 al ‘Gladbach se ne va.
BASTA MULLER PER FARE LE VALIGIE. Ennesimo titolo di Bundesliga solo andata: ormai il Bayern Monaco ha già stampato i biglietti per il quinto titolo di Germania consecutivo. Anche nell’insidiosa trasferta di Monchengladbach con il Borussia, fresco di eliminazione – clamorosa – in Europa League e quindi desideroso di riscattarsi, i Roten hanno vinto dimostrando tutta la loro superiorità tecnica e psicologica.
Segnali ulteriormente incoraggianti per Carletto Ancelotti, visto che Thomas Muller è tornato a segnare: il numero 13 tedesco ha svestito i panni dell’assist-man (11 finora in questa Bundesliga) e ha rindossato la veste di goleador, cosa che non faceva dal 10 dicembre, data del suo primo e unico gol in questo campionato. Se anche Muller ricomincia a segnare la già perfetta macchina bavarese non può davvero incepparsi più.
RB LIPSIA, LA BENZINA È FINITA. La storia della matricola in vetta alla Bundesliga forse è finita: a Brema contro il Werder l’RB Lipsia ha perso di nuovo, trovando il terzo k.o. nelle ultime sei partite. Bayern a +13 e ormai irraggiungibile. Squadra di Hasenhüttl affossata 3-0 dal Werder versione “austriaca” con gol Junuzovic, Grillitsch e Kainz. Auf wiedersehen, Leipzig.
L’HOFFENHEIM MANDA AL TAPPETO IL BAYER. Non bastasse l’eliminazione dalla Champions, il Bayer perde pure nella trasferta di Sinsheim contro l’Hoffenheim: la squadra di Nagelsmann si impone col gol di Wagner. Spettacolo invece in Colonia-Hertha: vincono i Caproni soprattutto grazie alla tripletta di un ritrovatissimo Anthony Modeste, ora a una lunghezza da Aubameyang nella classifica marcatori della Bundesliga.
DORTMUND E SCHALKE DI MISURA. Vincono entrambe per 1-0 le altre due “europee” del campionato: contro l’Ingolstadt al Dortmund di Tuchel basta il 23esimo gol in 23 partite di Bundesliga di Pierre Aubameyang (con Lewandowski ancor più staccato); a Mainz ai Konigsblauen di Weinzierl serve invece l’acuto del bosniaco in odor di Juventus Sead Kolasinac.