Iniziato il conto alla rovescia per Napoli-Juventus, l’all in o quasi della 33ª di Serie A. Qual è la situazione in casa partenopea? 3 punti un obbligo, Reina in dubbio e…
La città attende ansiosa e trepidante l’arrivo della Vecchia Signora più odiata del golfo di Napoli, che porterà in dote ovviamente il frutto del più grande tradimento che si ricordi dalle parti del Vomero a memoria d’uomo: Gonzalo Higuain in bianconero.
La scorsa stagione, all’andata, prevalse il Napoli: 2-1. Reti di Insigne, Higuain e Mario Lemina. L’argentino vestiva la casacca azzurra. Tutta un’altra storia che ora nella patria delle tazzine di caffè e del teatro d’autore vogliono stemperare in maniera tanto rumorosa quanto sana: con una sonora e pittoresca pernacchia.
Maurizio Sarri contro il Pipita e i suoi nuovi compagni bianconeri opporrà i tre piccoli tenori d’attacco: José Maria Callejon, Dries Mertens e Lorenzo Insigne, coloro che (anche e soprattutto dopo il grave infortunio del dopo-Higuain designato, Arkadiusz Milik) hanno contribuito a cancellare l’immagine del Pipita argentino.
D’altronde, a -10 dalla vetta e a -2 dal secondo posto (e in attesa del risultato della Roma, domani sera in casa contro l’Empoli), la banda-Sarri non può permettersi altri passi falsi e fare troppi calcoli: battere a domicilio la Juventus darebbe un senso importante all’ultima parte di stagione. Magari per preparare al meglio l’altro atteso confronto-scontro nel ritorno della semifinale di Coppa Italia del prossimo mercoledì.
Sarri e tutto l’ambiente partenopeo sono un po’ in apprensione per Pepe Reina: il portiere spagnolo procede a parte nella preparazione; gli esami strumentali non hanno segnalato particolari problemi, ma l’affaticamento al polpaccio destro resta.
Tutto si valuterà nelle prossime ore, specie quella successive alla rifinitura. Nel caso Reina non dovesse farcela, in porta giocherebbe Rafael, che ha battuto già la Juventus nella finale di Doha di Supercoppa, parando il rigore decisivo a Padoin. Ma Reina ci spera: uno delle bandiere dell’anti-juventinismo al San Paolo domenica vuole esserci a tutti i costi.