Iniziato il conto alla rovescia per Napoli-Juventus, l’all in o quasi della 33ª di Serie A. Qual è la situazione in casa bianconera? Anche Mandzukic rischia; cosa farà Allegri?
Il tecnico bianconero è chiamato a gestire l’emergenza in attacco, aperta dal crack di Marko Pjaca in nazionale e dai forti dubbi sull’altro croato della rosa, Mario Mandzukic.
Già il grave infortunio della giovane ala croata aveva evidenziato la mancanza di alternative per l’attacco bianconero. Mancanza acuita ancor di più dall’infiammazione al ginocchio dell’attaccante ex Bayern e Atletico.
A questo punto Allegri si ritrova solamente col Pipita Higuain e con il classe 2000 Moise Kean abili e arruolabili. Nel novero degli attaccanti infatti rischia di non esserci pure Paulo Dybala, da poco rientrato in Italia dall’Argentina e per il quale si dovrà capire se e come ha smaltito il problema muscolare materializzatosi a Genova contro la Sampdoria in occasione dell’ultima gara di campionato prima della sosta.
Insomma, la coperta nel reparto offensivo è davvero molto corta. Non solo in vista dello scontro campale con il Napoli al San Paolo di domenica: in prospettiva infatti c’è l’intero tour de force di aprile. Dopo la gara di campionato ci sarà il “double return” a Fuorigrotta, stavolta in Coppa Italia; poi Chievo e soprattutto il doppio impegno contro il Barcellona in Champions League. Gestire gli uomini e le energie da qui a un mese può avere conseguenze decisive sul cammino stagionale della Juventus.
Per intanto Allegri vuole e deve pensare giocoforza al primo step. Ancora non è chiaro con che assetto la Vecchia Signora dovrebbe scendere in campo. tanto dipenderà ovviamente dalla presenza della Joya argentina: nel caso Dybala ci fosse, almeno l’attacco a 2 potrebbe essere ripristinato nella sua coppia sudamericana, quell’HD che quest’anno ha già fatto faville; se l’ex Palermo invece non dovesse farcela non è escluso che possa andare in campo lo stesso Kean.
Suggestioni e calcoli fantastici, al momento attuale. Ma per Allegri la coperta ai piedi del letto, che corrisponde alla zona d’attacco, è davvero corta; e né lui né altri vogliono sentire spifferi di freddo nel caldo tepore di una stagione finora filata liscia come una notte serena.