Sarri-Allegri abbraccio Napoli-Juventus, 2015. Twitter

Serie A, verso Napoli-Juventus: le dichiarazioni della vigilia. Dall’”antipolitico” Sarri al “solare” Allegri

A poche ore dal calcio d’inizio di Napoli-Juventus ripassiamo le parole dette alla vigilia dai due allenatori: dalla bellicosità di Sarri alla diplomazia di Allegri.

Napoli-Juventus è sempre Napoli-Juventus; figuriamoci quando all’orizzonte nel giro di 72 ore lo scontro diretto fra azzurri e bianconeri si riproporrà per ben due volte decidendo tanta parte della corsa-scudetto e 2° posto in campionato e soprattutto chi fra Sarri e Allegri andrà in finale di Coppa Italia.

Già: Sarri e Allegri. I due tecnici che si sono contesi la Panchina d’Oro 2016, con l’ex allenatore di Empoli che l’ha spuntata. Due allenatori conterranei ma con due caratteri completamente diversi.

SARRI. Lo si è visto già nella conferenza stampa della vigilia di Napoli-Juventus, con Sarri che ha lanciato la carica contro i campioni d’Italia, specie contro l’ex più odiato di tutti: quel Gonzalo Higuain che ha fatto prima gioire e poi arrabbiare il cuore di milioni di tifosi napoletani.

Sarri ci tiene a buttare acqua sul fuoco sulla ben nota “accoglienza” che il pubblico partenopeo intende riservare al Pipita suo ex beniamino, ma ci tiene a discernere il lato umano da quello professionale: «L’ho sempre detto ai ragazzi: potete andare in tutte le squadre d’Europa ma vincere qui a Napoli sarebbe qualcosa di diverso. Però, non si può entrare nella vita delle persone ed è giusto non dare giudizi sulle scelte dei professionisti. Non mi interessa quale sarà l’accoglienza del pubblico per Higuain, io gli voglio bene e gli devo molto ma domani sarà un avversario come gli altri, purtroppo è un po’ più forte degli altri. Se dovessi incontrarlo lunedì mi farà piacere, domani non mi interessa. L’abbraccio dell’andata? Quando il Pipita è venuto verso di me ero concentrato su altro poi ovviamente l’ho abbracciato, sa cosa penso di lui e non ho bisogno di un gesto per dimostrarglielo».

Sarri ha poi sottolineato le differenze in essere fra la sua squadra e la Juventus, gettando uno screzio polemico che è tutto nelle corde del tecnico toscano: «La Juve è avanti perché ha qualcosa in più sotto tutti i punti di vista che posso portare punti ad una squadra. La Juve è avanti a tutti anche politicamente, nei rapporti, ma lo è principalmente sul campo».

ALLEGRI. Molto più disteso, nonostante tutte le difficoltà di formazione, è sembrato Massimiliano Allegri. Le ultime notizie riguardanti l’attacco, privato quasi sicuramente di Mandzukic e con Dybala a serio rischio, non hanno scomposto più di tanto il tecnico dei bianconeri, che ha esorcizzato dapprincipio lo spauracchio San Paolo.

«Il clima avverso sarà uno stimolo in più? L’unico stimolo sono i tre punti, perché da Napoli passa un pezzo di scudetto. In Italia si vive sulla polemica, si trovano scuse, si dà la colpa agli altri. Io credo invece che bisognerebbe guardare più in casa propria che in quella di altri».

Il riferimento è chiaramente alla gara dell’andata in Coppa Italia, che ha lasciato non pochi strascichi nel rapporto fra le due tifoserie e le due società. Allegri però resta con i piedi ben piantati per terra e con la concentrazione alta: «Servirà grande forza interiore: l’aspetto psicologico è fondamentale. Nulla ci dovrà scalfire. Dovremo essere molto bravi, sereni e belli come il sole».

L’O’ sole mio napoletano contro la bellezza juventina: Napoli-Juventus di questa sera accende già i cuori.

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