Doppio trionfo dell’Etiopia alla Maratona di Roma 2017: ad imporsi nella gara maschile è Shura Tola Kitata, in quella femminile vince Rahma Tusa Chota.
È la 23^ edizione della corsa sponsorizzata da Acea. Nonostante la pioggia, sono oltre sedicimila i podisti accorsi nella Capitale per disputare i 42.125 km in programma nell’evento targato IAAF Silver Label Road Race. La gara maschile si chiude con la netta vittoria di Shura Tola Kitata, che ferma il cronometro in 2h07:30, realizzando, in tal modo, il secondo tempo di sempre nella manifestazione, appena dietro il record fatto registrare dal keniano Benjamin Kiptoo con 2h07:17 nel 2009.
Il ventenne africano passa in testa già dopo venticinque chilometri, si porta dietro soltanto il connazionale Werkuneh Seyoum Aboye e il keniano Dominic Ruto, ma percorre gli ultimi otto chilometri in solitaria, andando meritatamente a trionfare davanti allo stesso Ruto e all’altro keniano Benjamin Bitok (02:09:14). Ahamed Nassef, settimo in 02:16:40, è il migliore degli italiani, appena davanti a Carmine Buccilli che termina in ottava posizione (02:19:35).
Dominio etiope anche nella prova femminile, dove Rahma Tusa Chota bissa il successo ottenuto un anno fa, confermandosi, dunque, regina di Roma: 2h27:23 il tempo della vincitrice, quasi un minuto migliore di quello del 2016. L’intero podio è monopolizzato dall’Etiopia: al secondo posto giunge Mestawot Tadesse (2h31:41), al terzo Abeba Tekulu Gebremeskel (2h32:08), entrambe al primato personale. La migliore delle azzurre è Eleonora Bazzoni, decima in 2h45:37.
L’Italia trionfa nella gara handbike, dove l’immortale Alex Zanardi si impone per la sesta volta, facendo segnare il tempo di Alex Zanardi (1h10:06).
Nata nel 1995, la Maratona di Roma vanta finora un solo vincitore italiano tra gli uomini: è Stefano Baldini, primo nel 1998. Più numerosi sono i successi a livello femminile: Franca Fiacconi n el 1998, Maura Viceconte nel 1999, Maria Guida nel 2001, Maria Cocchetti nel 2002, Gloria Marconi nel 2003 ed Ornella Ferrara nel 2004.