Napoli-Juventus, l’atto finale della saga in Coppa Italia, finisce 3-2 al termine di un match intensissimo. In finale ci va la Signora.
Prima di tutto: che partita! Al San Paolo è andato in atto probabilmente il capitolo più appassionante della sfida quest’anno infinita fra Napoli e Juventus. A vincerla alla fine è stato il team di Sarri, ma il 3-2 finale in rimonta – griffato, nonostante ciò, dalla doppietta sontuosa del super grande ex Higuain – premia la Juventus per via del 3-1 dell’andata: i bianconeri raggiungono la 17esima finale di Coppa Italia della loro storia, la 3ª consecutiva della gestione-Allegri.
Una partita bellissima e senza un attimo di tregua per larghissimi tratti, anche per merito dei 14 cambi (6 del Napoli e addirittura 8 per i campioni d’Italia), con la Juventus che sin dall’inizio con la pelle cambiata dimostra di metterci muscoli e sangue differenti rispetto alla prova opaca di domenica in campionato. I movimenti di Dybala e Cuadrado mettono in difficoltà un Napoli meno brillante del solito.
Callejon ha la grande occasione del vantaggio al 13’, ma Neto gli mura la strada con un intervento pregevole. Poi su uno svarione di Chiriches Rincon getta alle stelle il pallone del possibile vantaggio juventino.
Ma è il preludio alla marcatura vera, che arriva al 37’: Sturaro serve Higuain e l’argentino da fuori area gira e spara nell’angolino basso con Reina tutt’altro che memorabile. Lo 0-1 del grande ex partenopeo zittisce il San Paolo e porta all’intervallo la Juve in vantaggio di tre reti nel doppio confronto.
La ripresa inizia senza cambi, ma al 53′ Hamsik rimette in bilico la sfida: Insigne non sfonda a sinistra ma sulla successiva carambola capitan Marekiaro è chirurgico di destro e infila Neto per l’1-1 napoletano.
È la nuova fiammata che riaccende il pubblico azzurro, col Napoli che di nuovo ci crede ma che viene nuovamente smontato dall’altro graffio del Pipita: al 59’ su grande ripartenza bianconera Cuadrado crossa da destra e Higuain con un destro secco sotto la traversa fulmina Reina e tutto il San Paolo. Per il Pipita è il 24esimo gol stagionale, il 4° in 4 uscite contro i suoi ex compagni: alla faccia del ‘chiattone’ da fischiare…
L’1-2 ammazzerebbe chiunque e invece? invece Neto confeziona il regalone che rimette di nuovo in carreggiata gli indomabili 11 di Sarri: su una rimessa laterale il portiere brasiliano ha un eccesso di confidenza col pallone e Dries Mertens, entrato da 10” (die-ci se-con-di!) si avventa come un falco sulla sfera infilandola dentro per il pareggio.
A quel punto la bolgia del San Paolo riesplode vivace e assordante e spinge i suoi beniamini a completare la rimonta, grazie a Insigne che raccoglie l’assist di Callejon e fa 3-2 al 67’.
Il popolo partenopeo ci crede, Sarri è tarantolato in panchina; peggio ancora fa Allegri, che spinge calorosamente i suoi a raffreddare i ritmi e i bollenti spiriti di Hamsik e compagni. Ma la partita resta così: il 3-2 premia il Napoli solo a metà, in finale contro la Lazio (non ci sarà Pjanic, che diffidato ha rimediato un giallo) ci va di nuovo la Vecchia Signora.