Nuove discipline natatorie potrebbero fare il proprio ingresso nel panorama olimpico già a partire da Tokyo 2010: la Fina, Federazione Internazionale degli Sport Acquatici, ha infatti inoltrato al Comitato Olimpico Internazionale la richiesta di poter inserire ben dieci nuove prove nella kermesse a cinque cerchi.
Vediamo subito quali sarebbero le discipline pronte a fare il loro debutto: i 50 metri degli stili dorso, farfalla e rana (tale distanza è previsa attualmente per il solo stile libero); gli 800 metri al maschile, ora nuotati solo dalle donne; i 1500 metri al femminile, viceversa nuotati solo dagli uomini; le due staffette miste (uomini e donne) 4×100 stile libero e 4×100 mista. Si tratterebbe di trenta medaglie in più in palio e tante possibilità per gli atleti.
A ciò si aggiungerebbe l’ipotesi di allargare il torneo della pallanuoto femminile a dodici squadre anziché otto (portandola, in tal modo, alla pari con il torneo maschile); quella di introdurre il Mixed Duet nel nuoto sincronizzato; quella di aumentare il numero di partecipanti nel fondo (35 unità per ciascun sesso); infine di inserire una gara dei tuffi da grandi altezze (27 metri per gli uomini, 20 metri per le donne).
Novità non di poco conto, che non sappiamo se verranno recepite dal Cio. Almeno per il nuoto in vasca, comunque, le possibilità che le istanze vengano accolte non sono affatto marginali. E a beneficiarne potrebbe essere anche la nazionale italiana.
Pensiamo, ad esempio, alla gara degli 800 metri maschili, in cui potremmo contare su due pedine di prim’ordine come Gabriele Detti e Gregorio Paltrinieri, oppure al giovane Niccolò Martinenghi, che ai recenti Assoluti Primaverili di Riccione ha stampato nei 50 rana la seconda prestazione mondiale dell’anno. Se poi allarghiamo lo sguardo alle altre specialità natatorie, sappiamo i progressi che l’Italia sta facendo nel nuoto sincronizzato con la coppia mista che ha al maschile il sirenetto Giorgio Minisini, splendido protagonista nella prima rassegna iridata disputata.
Staremo a vedere, dunque, cosa sarà deciso dai vertici dello sport mondiale.