È un calcio di rigore di Antoine Griezmann a decidere Atletico Madrid – Leicester, sfida d’andata dei quarti di finale di Champions League. Finisce 1-0 in favore dei madrileni, ma in Inghilterra il ritorno si preannuncia apertissimo.
I favori del pronostico vertono chiaramente in direzione degli spagnoli, capaci di raggiungere due finali negli ultimi tre anni. Ma le Foxes che si presentano al Wanda Metropolitano sono rigenerate dalla cura di Craig Shakespeare e credono nel colpaccio. La gara, in realtà, si configura come un monologo biancorosso: la squadra del Cholo Simeone attua sin dai primi minuti un pressing asfissiante sugli avversari, domina su tutte le aree del campo e tiene un alto ritmo per gran parte dell’incontro.
Dopo appena cinque minuti la stessa sfiora il vantaggio con Koke che, servito da Griezmann, calcia fuori, ma bisogna attendere soltanto mezz’ora di gioco affinché l’ennesima fiammata porti i suoi frutti: Griezmann è imprendibile sulla fascia sinistra, Albrighton lo mette giù e l’arbitro assegna il calcio di rigore. Indubbio il fallo del calciatore inglese sull’attaccante transalpino, ma gli ospiti protestano (a ragione) per il contatto avvenuto fuori dall’area di rigore: l’arbitro non ritorna sui suoi passi e indica il dischetto. È lo stesso attaccante francese a presentarsi a battere il penalty e, nonostante si trovi di fronte ad un pararigori come Schmeichel, non sbaglia: è 1-0 Atletico.
Lo scenario non cambia neppure nella ripresa, con la difesa delle Volpi che non riesce a tenere testa a Griezmann e Saul, e il povero Huth fa quel che può: già diffidato, viene ammonito per gioco scorretto nei confronti del centrocampista spagnolo e salterà il match di ritorno.
I due tecnici provano a mescolare le carte, ma il copione non cambia fino al fischio finale del direttore di gara: l’Atletico domina, ma vince con un solo gol di scarto. In Inghilterra, dunque, tutto è ancora da decidere.