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Diciamolo senza fraintendimenti: la 13^ tappa, Reggio Emilia-Tortona (167 km), in programma venerdì 19 maggio, coincide con la giornata più facile dell’intero Giro d’Italia 2017. Ma in una corsa di tre settimana è giusto che ci sia un giorno in cui in gruppo si possa dormire sonni tranquilli – ma in fondo non sono mai veramente tali – e si possa lasciare lo spazio a chi non rientra nella lotta per la maglia rosa di Milano.
Verosimilmente sarà volata per il secondo giorno consecutivo dopo l’arrivo di Reggio, da cui parte anche questa nuova frazione. E sarà l’ultima complessiva. Se nella puntata precedente delle insidie erano pur presenti nella prima parte del tracciato, stavolta sarà tutta pianura dall’inizio alla fine. La città di arrivo, situata in provincia di Alessandria, una sola volta è stata teatro di uno sprint nella Corsa Rosa: era il 1989 e ad imporsi fu il danese Jesper Skibby.
Neppure un Gran Premio della Montagna è stato inserito dagli organizzatori per scatenare qualche bagarre per la maglia azzurra. Soltanto due traguardi volanti posti a Fiorenzuola d’Arda e a Broni. Partirà la fuga come accade quotidianamente, ma i velocisti non si lasceranno sfuggire l’ultima possibilità di giocarsi un successo. Per i vari Andre Greipel (Lotto Soudal), Caleb Ewan (Orica-Scott) e Fernando Gaviria (Quick Step Floors) sarà la loro ultima chance.
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