È il signore della terra e lo ha appena confermato: Rafael Nadal conquista per la decima volta in carriera il Monte-Carlo Rolex Masters e contemporaneamente diventa il tennista più vincente di sempre su questa superficie, superando Guillermo Vilas.
Una formalità il trionfo al terzo Masters 1000 della stagione, il suo preferito, quello in cui aveva già trionfato per otto volte consecutive. Dopo l’uscita di scena di Andy Murray, Stan Wawrinka e Novak Djokovic non poteva fallire e così non ha fatto. Per aggiudicarsi l’ennesimo traguardo della sua attività agonistica ha dovuto passare attraverso un derby, quello contro il connazionale Albert Ramos Vinolas, la più grande sorpresa di questo torneo. Il meno noto dei due iberici è stato bravo a raggiungere la sua prima finale in un 1000, lui che finora vantava come miglior risultato i quarti del Roland Garros dello scorso anno.
Ma per arrivare a cogliere un risultato tanto importante sarebbe servita un’autentica impresa contro Nadal e sfortunatamente per lui non si è verificata. Un’ora e un quarto di gioco è bastata al mancino di Manacor per avere la meglio dell’avversario con il netto punteggio di 61 63. Dopo essersela vista brutta per un solo momento nel match di semifinale contro David Goffin, sconfitto da un’assurda decisione del giudice di gara quando era in vantaggio nel primo set, si è rivelato una passeggiata l’atto finale.
Ed ora vanno aggiornati i numeri. Arrivano contemporaneamente il primo titolo stagionale (dopo tre finali perse a Melbourne e Miami contro Roger Federer e ad Acapulco contro Sam Querrey), il 29° Masters 1000, il 70° trofeo in carriera su 105 finali disputate. E c’è di più: dei 70 tornei vinti, cinquanta sono sul rosso. Numero che gli permette di diventare il giocatore più vincente della storia sulla terra battuta: fino a poche ore fa deteneva tale primato a quota 49 con Guillermo Vilas, ora è il solo re del rosso.