Il secondo anticipo della 34ª di Serie A termina in pareggio: Torino-Sampdoria finisce 1-1, con un’altra perla di Patrik Schick e il ritorno al gol di Juan Iturbe.
Già a vedere i due marcatori della serata al Grande Torino ci sarebbe da scrivere. In primis c’è lui, Patrik Schick, l’attaccante ceco che si è già preso i titoli dei giornali e che quest’estate farà parlare di sé in un calciomercato che sul suo nome si annuncia arroventato: merito di una continuità in zona gol impressionante, condita stasera da un altro gioiello, il decimo della sua prima stagione in Italia.
Questa Samp è… Schick, di nome e di fatto: la squadra di Giampaolo è cinica e compatta, anche se i tre punti mancano ormai da quattro partite.
Al Torino di Mihajlovic restano i soliti rimpianti: grande intensità nel primo tempo, ma poche occasioni sotto porta; nella ripresa i granata vanno a sbattere contro il muro blucerchiato, aperto poi dall’errore di Regini che regala finalmente la gioia del gol a Juan Iturbe, che non segnava in Serie A da oltre un anno (Roma-Frosinone, quando ovviamente vestita il giallorosso). Per Belotti & co. è il sesto risultato utile consecutivo.
I padroni di casa partono certamente meglio degli ospiti: la squadra di Mihajlovic attacca in maniera proficua sulle fasce, con Iago Falque e Ljajic che tengono in costante apprensione i difensori doriani. Il primo tiro in porta è dello stesso serbo, che però vede la sua conclusione finire fuori seppur di poco.
La Sampdoria subisce e sembra un pugile suonato, ma sorniona e cinica al primo tiro in porta trova l’inatteso vantaggio. Merito, manco a dirlo, del suo Schick…oso attaccante boemo, che raccoglie una palla vagante al limite dell’area e sfodera un sinistro imprendibile sotto al sette. Magistrale!
A quel punto la partita cambia, col Toro costretto a fare la partita e la Samp che agisce di ripartenza. Ci provano Iago e Boyé, ma senza successo. Belotti si aggira come un fantasma, senza mai strusciare il pallone in azioni pericolose.
La ripresa di Schick dura pochissimo, perché il boemo è costretto a uscire per un problema alla spalla. Il Torino inizia il secondo tempo con meno convinzione, poi dopo un colpo di testa insidioso di Quagliarella pian piano inizia a rialzare il ritmo. Ci provano stavolta il redivivo Belotti e Boyé. Per il pareggio però serve una frittata di Regini al 78’: il difensore sbaglia a spiazzare, Iturbe è svelto come un gatto, gli ruba palla e batte Puggioni per l’1-1 finale.