Scatta l’ora x anche nel Principato: al Louis II domani notte di stelle e di Champions, notte di Monaco-Juventus. Questo il blob con le voci della vigilia.
LE PAROLE DI ALLEGRI. Massimiliano Allegri mette in guardia da facili trionfalismi: la trasferta nel Principato nasconde moltissime insidie e tranelli e la Juventus non può affatto pensare di essere a tre quarti dell’opera verso Cardiff, anzi. La matricola del gol di Leonardo Jardim ha già dimostrato a tutto il Continente come si fa a cacciare dalla manifestazione squadre del calibro di City e Dortmund, molto più attrezzate per arrivare in fondo rispetto all’attuale capolista solitaria della Ligue 1.
«Hanno vinto 13 delle ultime 15 partite e sono pieni di talento. Servono due grandi partite se vogliamo la finale. Bisogna avere grande rispetto per questa squadra e mettersi nella testa che per arrivare in finale bisogna giocare 2 partite giuste». Questo il mantra ripetuto dal tecnico livornese in sede di presentazione.
Unito a un altro imperativo: fare gol a Monaco, stando attenti ovviamente a non subirne. Perché il Monaco è una signora squadra: «Bisogna avere grande rispetto per questa squadra e mettersi nella testa che per arrivare in finale bisogna giocare due partite giuste, contro di loro sarà molto complicato. Il Monaco è cambiato in fase realizzativa e difensiva, è più propensa a fare meglio la fase offensiva mentre due anni fa come caratteristiche la sensazione era che avesse molta più solidità».
Poi due parole su Marchisio, che sostituirà lo squalificato Khedira («Perdiamo fisicità e chili ma guadagniamo in movimento. Claudio è in una buona condizione, è cresciuto molto nell’ultimo mese, è un giocatore importante che abbiamo ritrovato») e il Pipita («Higuain a secco in Champions? E’ stato acquistato per migliorare la squadra, sta facendo un’annata importante. Gonzalo non viene valutato solo per i gol che fa, in Champions ha giocato partite importanti, soprattutto a Barcellona. Sono contento di lui, deve restare sereno e lo è. Sta facendo un’annata straordinaria come tutta la squadra».
Guai infine ad approcciare la gara come a Bergamo nel primo tempo, perché di là ci sono giocatori straordinari: «Falcao è un giocatore d’esperienza, Mbappè ha velocità e tecnica nello spazio, così come Bernardo Silva, che è cresciuto molto rispetto a due anni fa. I terzini sono bravi e a centrocampo hanno giocatori importanti».
LE PAROLE DI JARDIM. Leonardo Jardim sa già di aver comunque fatto tantissimo in questa stagione: il suo Monaco ha tre punti di vantaggio, e una partita in meno, sul Psg in Ligue 1 e si appresta a tornare sul tetto di Francia; in più ha disputato una Champions fin qui perfetta e sogna di poter rivivere le emozioni di una finale Champions (l’ultima persa nel 2003 contro il Porto di Mourinho). Per farlo però dovrà ovviamente passare contro l’esperienza e il blasone dei bianconeri.
«La Juve è diversa dalle squadre che abbiamo incontrato fino ad oggi. La Juve è forte anche in difesa e non solo in attacco, ecco perché dobbiamo fare attenzione. Dovremo cercare di agire in contropiede».
Il tecnico lusitano è convinto che il Monaco riuscirà a segnare a Buffon e alla BBC, ricordando però che non ci sono troppi calcoli antecedenti né da una parte né dall’altra.
Il tecnico è convinto che il Monaco riuscirà a segnare ai bianconeri: «Loro non pensano ai 6 gol fatti col Dortmund e noi non pensiamo a quelli fatti al Barcellona. Dobbiamo solo pensare di vincere le ultime gare. Domani saremo al 100%, quel che conta sarà la fatica mentale ma i giocatori sono preparati a giocare fino al limite. Chiedo sempre di approfittare dei momenti, fare attenzione all’organizzazione di gioco e fare il meglio per tutti i 90 minuti, fino alla fine».