È l’avvio che non t’aspetti al Giro d’Italia 2017. Tutti ad attendere una volata a ranghi compatti e capire chi fra i vari Andre Greipel (Lotto Soudal), Caleb Ewan (Orica-Scott), Fernando Gaviria (Quick Step Floors) o l’italiano di turno potesse aver la meglio, e invece è spuntato un venticinquenne austriaco, Lukas Postlberger (Bora-Hansgrohe), primo sul traguardo di Olbia.
Schierato tra i nove per dar man forte alle volate di Sam Bennett e Matteo Pelucchi, questo ragazzo austriaco è riuscito a ritagliarsi un po’ di gloria personale proprio in apertura di un’edizione così speciale come il Giro 100. Trovatosi in testa per tirare la volata al leader irlandese, ha approfittato di un buco creato alle sue spalle da un non attento Luka Mezgec, compagno di Ewan. Ha ricevuto il via libera dall’ammiraglia e, complice una dormita generale da dietro, ha festeggiato contemporaneamente vittoria di tappa e prima Maglia Rosa.
“Che sorpresa!“, sono state le prime parole del vincitore, che ha ammesso come il suo compito doveva essere un altro, ma avendo perso il suo capitano a ruota e avendo visto un buco, ha deciso di dare tutto e “ha funzionato”. “Credo ci metterò un bel po’ a realizzare il tutto…“, ha dichiarato, consapevole che una giornata come quella appena trascorsa è stata “incredibile”.
Così la Bora-Hansgrohe, non certo tra le formazioni di vertice per il Giro – pur applaudendo un Cesare Benedetti subito all’attacco e prima maglia azzurra – si trova immediatamente a festeggiare il grosso risultato: il vincitore di tappa fa sue, oltre alla Rosa, anche le maglie bianca e ciclamino. Si tratta della prima Maglia Rosa indossata da un corridore austriaco: la sua nazione è la 33^ a poter vantare le insegne del primato nella nostra corsa.
Chi vince e chi perde: sono quei velocisti che hanno brillantemente resistito sulla salita di San pantaleo, ma si sono lasciati sfuggire come polli questa prima occasione a loro favore. Il migliore di loro, comunque, è stato il giovane australiano Caleb Ewan, che si è lasciato dietro l’esperto Andre Greipel. Non pervenuto, in questa prima circostanza, il terzo grande contendente Fernando Gaviria, mentre il migliore dei nostri, malgrado una preparazione non all’altezza per colpa dei guai fisici, si è rivelato Giacomo Nizzolo.
Nota per gli uomini di classifica: tutti attenti nella prima tappa eccetto uno, Steven Kruijswijk (LottoNL-Jumbo), che paga subito 13″ agli altri pretendenti alla vittoria finale a causa di un buco creatosi nel finale.
In tutto ciò, sicuramente ne ha beneficiato lo spettacolo, quello spettacolo che rischiava di essere già compromesso non appena venuta a galla la notizia della positività di quei due corridori che hanno ben saputo come rovinare una grande festa.
> Classifiche. Qui i video highlights della 1^ tappa.