Massimiliano Allegri, Monaco-Juventus conferenza stampa d'andata, Champions. sportinfoto

Champions, verso Juventus-Monaco: le parole di Max Allegri

Vigilia di Juventus-Monaco densa d’attesa: la Signora può tornare in finale di Champions due anni dopo. Allegri però predica calma e pazienza.

Il tecnico livornese ci tiene a sottolineare il fatto che, a un mese scarso dalla fine della stagione, la Juventus non ha ancora messo in bacheca nessun trofeo. Vero, c’è la finale di Coppa Italia con la Lazio – che si disputerà mercoledì 17 maggio in caso di passaggio del turno; c’è solo la matematica di mezzo fra i il sesto scudetto di fila e i bianconeri, che potrebbero addirittura festeggiare domenica sera in casa della Roma per un destino beffardo ai giallorossi, ma la Juventus non ha ancora vinto niente, anzi.

L’ultima curva prima della finale di Cardiff è disseminata di buche e pozzanghere che possono far cadere. Per questo Allegri fa di tutto per moderare i facili entusiasmi dopo lo 0-2 di Montecarlo e ricorda che ci sono ancora 90’ da giocare contro una delle migliori squadre del panorama europeo: «Nel calcio non si sa mai, dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Il Monaco non ha nulla da perdere, può contare su giocatori di qualità, spensierati, la finale è ancora tutta da conquistare. Così come lo scudetto. Al momento abbiamo raggiunto solo la finale di Coppa Italia, domani sera cerchiamo di arrivare a Cardiff, poi penseremo alla Roma, per lo scudetto siamo messi discretamente bene».

Al di là del dubbio da sciogliere sull’impiego di Barzagli o Cuadrado Allegri si aspetta e pretende «una partita tosta, aggressiva, dobbiamo affrontarla come fosse una partita secca. Serve testa e un approccio aggressivo, ci saranno delle difficoltà ma dovremo essere bravi a gestirle e giocare anche meglio che a Montecarlo».

Parole al miele per la condizione dei suoi («sembra che sia al top») ed eco che arriva da Giorgio Chiellini, risparmiato nel derby ma pronto a tornare in campo con le idee chiare: «Meglio lo scudetto prima o dopo il Monaco? L’importante è vincerlo, e sono sicuro che arriverà. Al Triplete non penso, è giusto che lo sognino i tifosi, noi pensiamo al presente, per giocarci tutto fino in fondo. Cardiff? Prima di parlarne arriviamoci. Siamo più maturi del 2015, sappiamo gestire la pressione. Higuain mi ha sorpreso: è una persona da 10, sempre al servizio della squadra».

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