Missione impossibile: è quella che attende la capolista di Ligue 1 allo Stadium. Juventus-Monaco testerà definitivamente le ambizioni dell’11 di Jardim.
Al Monaco servirà ben più di un’impresa per ribaltare lo 0-2 subito all’andata al Louis II. Già al termine della sfida di sei giorni fa Kamil Glik, acerrimo nemico dei bianconeri, sembrò alzare bandiera bianca mettendo le mani avanti e portando la sua analisi sulla stagione finora eccezionale in Francia, dove la squadra monegasca è in vetta al campionato con tre punti di vantaggio sul Psg.
Tornato in campo in Ligue 1 il Monaco è tornato a fare la voce del padrone asfaltando 3-0 il Nancy in trasferta. Ora è tempo di rimettersi sulla carreggiata europea e gettare il cuore oltre l’ostacolo, grazie all’esperienza di Falcao e all’intraprendenza di baby Mbappé.
Leonardo Jardim però sa di avere davanti una fortezza invalicabile, visto che la Juventus non incassa gol in Europa da ben 621’. Davanti alla grandezza e alla maestria dimostrata dai bianconeri quest’anno lo stesso portoghese ammette la sua ammirazione: «A Montecarlo la Juve ci ha messo in seria difficoltà, se vogliamo qualificarci dobbiamo fare qualcosa di più. Non sarà facile, potremmo cambiare qualcosina, ma dovremo dare il 100%. Ho guardato un po’ la storia di tutti i giocatori bianconeri, la Juve è una squadra di altissimo livello: il loro giocatore con meno esperienza ne ha quanto il nostro più esperto, potete immaginare il divario».
Eppure il Monaco non sale a Torino con timori reverenziali. La ricetta anti-Juve sembra già pronta: «Dovremo attaccare, ma bisogna avere la menta libera, fredda, se ci scopriamo rischiamo. Ho visto e rivisto la partita dell’andata, abbiamo fatto gli stessi tiri della Juventus, però loro sono stati più cinici, efficaci al 100%, noi invece non abbiamo fatto gol. È anche un discorso di maturità».
Infine un riferimento opportuno alla stagione dei suoi biancorossi: «Sono fiero dei miei giocatori, siamo arrivati già in semifinale di Champions e nessuno all’inizio dell’anno credeva in noi. Domani vogliamo assolutamente continuare il nostro sogno in Europa».