Ora c’è pure la matematica a un trionfo già annunciato: il Chelsea ha vinto la Premier League con tre turni d’anticipo grazie allo 0-1 al WBA. Capolavoro-Conte.
C’è voluto un guizzo dell’attaccante finora meno impiegato, il belga Batshuayi, per avere ragione degli ostici Baggies di Tony Pulis, squadra di tutto rispetto che finirà ai piedi del treno per l’Europa. Ma a Conte e al Chelsea interessava solo vincere, anche di misura, anche con sofferenza.
Nonostante una falsa partenza nel primo tempo, con i tifosi Blues – presenti in massa al The Hawthorns – ad aspettarsi il guizzo di uno dei big e a imprecare poi le occasioni dei vari Diego Costa, Hazard, Cahill, Pedro e Fabregas. Il WBA ci ha provato appena con un colpo di testa di Rondon: troppo poco per impensierire Courtois.
Nella ripresa il Chelsea è rientrato trasformato, rivitalizzato probabilmente dai proclami e dagli urlacci del suo mister italiano, che aveva la seria intenzione di vincere la Premier alla prima occasione utile. Prima un tracciante di Moses, poi la doppia occasione spagnola con mezza rovesciata di Diego Costa e gran botta di Fabregas, e poi ancora Hazard e Moses a mettere in costante apprensione Foster.
Mentre il tempo stava scorrendo a tutto vantaggio dei Baggies si è arrivati intorno all’80’ con Conte che ha pescato in panchina l’ennesimo jolly della sua annata straordinaria: Michy Batshauyi, finora usato col contagocce e poco pubblicizzato dallo stesso tecnico Blues.
All’82’ il belga ha messo dentro la zampata decisiva: disimpegno errato del WBA, Azpilicueta s’è avventato su un pallone vagante a destra tracciando al centro per Batshuayi che ha fatto centro. Un centro da Premier League: la sesta nella storia del Chelsea, la prima dell’era-Conte.
Un Conte irrefrenabile e pazzo in gioia che ha corso avanti e indietro per il campo alla fine del match. Nell’abbraccio collettivo ed euforico dell’intero popolo di Stamford Bridge.