Festa scudetto? Macché. Roma-Juventus finisce 3-1: rimonta trionfale dei giallorossi, che non solo non fanno festeggiare la Signora ma riaprono tutto!
Risuona un campanello d’allarme per la Vecchia Signora: forse convinta sotto sotto di poter scendere a Roma per festeggiare il sesto scudetto di fila e poi concentrarsi sull’altra sfida romana – quella di Coppa Italia, mercoledì con la Lazio, la Juventus si ritrova ventre a terra a causa della quinta sconfitta in questo campionato (tutte lontano dal fortino-Stadium).
Dall’altra parte c’è il capolavoro fisico della Roma di Spalletti che in un sol colpo respinge l’assalto del Napoli al secondo posto e soprattutto, incredibilmente, riapre i giochi della matematica per lo scudetto: ora i giallorossi di Spalletti sono ad appena 4 punti dalla Juventus. Difficile credere in un crollo bianconero con il Crotone e/o il Bologna, ma nel calcio non si può mai dire nulla.
Lo riprova l’andamento del big match dell’Olimpico: dopo cinque minuti di grande furore giallorosso la Juventus prende in mano le redini della partita e sfiora subito il gol cogliendo al 7’ con Asamoah un gran palo alla destra di Szczesny.
La Juve di Allegri in modalità turnover viaggia bene, con i titolarissimi Mandzukic e Cuadrado che aiutano in ripiegamento e con Sturaro a farsi in quattro a centrocampo. Higuain sembra un po’ solo lì davanti ma al 21’ griffa l’azione buona: lancio millimetrico dello stesso Sturaro per il Pipita che al volo serve il più comodo degli assist a Lemina che a porta vuota segna il suo primo gol stagionale e fa 1-0.
A quel punto però i bianconeri scompaiono (un po’ com’era già accaduto nella trasferta di Napoli). Neanche 4’ dopo lo svantaggio la Roma infatti ruggisce sugli sviluppi di un calcio d’angolo: zuccata di Manolas, Buffon smanaccia una prima volta, poi una seconda sulla correzione di De Rossi, che però al secondo tentativo fa centro da pochi passi.
L’Olimpico s’accende d’entusiasmo e spinge la Roma all’assalto, con Salah che spreca una buona chance prima dell’intervallo.
Inizio di ripresa ruvido con diversi falli. Poi però all’11’ i capitolini completano l’incredibile rimonta: El Shaarawy indovina il tiro a giro sul palo lungo, la deviazione di Bonucci c’è e spiazza Buffon, è 2-1 Roma.
La Juventus non riesce più a riorganizzarsi e la banda-Spalletti gioca sciolta e con coraggio. E così arriva addirittura il tris intorno al ventesimo, quando Nainggolan e Salah indovinano la giusta combinazione bucando l’immobile difesa bianconera per il 3-1 giallorosso.
Allegri, che già aveva mandato in campo Dani Alves, spedisce dentro pure Dybala, ma la furia bianconera va a sbattere sull’organizzato muro giallorosso. Mandzukic fa dentro e fuori dal campo per un problema abbastanza serio alla schiena; Dybala ci prova in tuffo di testa e Szczesny abbassa la saracinesca davanti a Higuain. Sono questi i pochi sussulti nell’area della Roma. Che festeggia, lei sì, una vittoria che consolida un posto e aggetta verso un altro ben più prestigioso; quello occupato da una Signora che da stasera vacilla un po’ di più.