L’Italia torna a trionfare in Coppa del mondo di marcia dai tempi di Annarita Sidoti: spetta ad Antonella Palmisano il merito di aver portato la nazionale azzurra di nuovo sul gradino più alto del podio nella Coppa del Mondo disputatasi in Repubblica Ceca, nella città di Podebrady.
Dopo il quinto posto ottenuto agli ultimi Mondiali e la medaglia di legno delle Olimpiadi di Rio 2016, arriva il momento della consacrazione per la venticinquenne atleta, ormai la numero uno del Vecchio Continente e tra le migliori dell’intera scena internazionale.
La gara disputata nel Paese dell’est è stata una cavalcata solitaria e vincente, in cui nulla hanno potuto le avversarie di fronte al suo stile aggraziato ed efficacissimo. Il suo tempo è stato di 1h27:57, soli due secondi dal personal best realizzato tre anni fa proprio in Cdm. Alle sue spalle la portoghese Ana Cabecinha (1h29:44) e la spagnola Laura Garcia-Caro (1h29:57). Ottima settima piazza per Valentina Trapletti (1h30:58, personale), mentre un’altra delle atlete favorite, la lusitana Ines Henriques, detentrice del record mondiale sulla 50 km, è stata squalificata dopo 15 km.
Per l’Italia si tratta del primo trionfo dal 1996, quando la piccola grande Annarita Sidoti vinse sulla mezza distanza. Da allora, soltanto i secondi posti di Betty Perrone nel 2000 e nel 2003 e di Eleonora Giorgi nel 2015. E dalla stessa categoria giunge la notizia che la veterana Elisa Rigaudo, già salita su podi mondiali ed olimpici, abbandona l’attività a 37 anni.
Belle notizie anche dal settore maschile. Nella gara più lunga ed estenuante, la 50 km, il neo ventitreenne Michele Antonelli si è piazzato al terzo posto con un bel 3h49:07 (migliorato il primato personale di ben quattro minuti) dietro alla coppia Ucraina Ivan Banzeruk (3h48:15) e Ihor Hlavan (3h48:39). Per l’Italia secondo posto nella gara a squadre proprio alle spalle degli ucraini.
Pronostico rispettato nella 20 km uomini: ad aggiudicarsi la prova è stato il tedesco Christopher Linke, che ha chiuso la gara in 1.19.28 precedendo il campione del mondo spagnolo Miguel Angel Lopez (1.20.21). Terzo lo svedese Perseus Karlstrom (1.20.40). Migliore degli azzurri è stato Giorgio Rubino, ottavo in 1.22.05. Assente lo slovacco campione olimpico della 50 km Matej Toth.