Chissà cosa sarebbe potuto accadere al Giro 100 se Mikel Landa non fosse incappato in quella sciagurata caduta ai piedi del Blockhaus! Il basco del Team Sky ha dimostrato di essere tra i più forti in salita nell’arco delle tre settimane ma, uscito ben presto fuori classifica, ha dovuto accontentarsi – si fa per dire – della maglia azzurra di miglior scalatore e di una prestigiosa vittoria di tappa a Piancavallo.
Davvero onorevole la condotta di gara dell’atleta spagnolo, presentatosi al Giro d’Italia 2017 con il dichiarato obiettivo di salire sul gradino più alto del podio dopo il terzo posto rimediato due anni fa. Al suo fianco una squadra d’alto livello e un co-capitano, Geraint Thomas, che per i postumi della già citata caduta ha dovuto forzatamente abbandonare la corsa.
Ancora una volta la squadra britannica ha dovuto lasciare ogni velleità di classifica, come accaduto nelle ultime stagioni con Bradley Wiggins e con lo stesso Landa dodici mesi fa. E pensare che avevano tenuto a casa anche il velocista Elia Viviani per puntare tutto sulla generale. Il loro giro, ad ogni modo, finisce in modo positivo grazie al ventottenne di Mungia, che per il secondo anno è il leader dei GPM.
Tenace, poi, la ricerca della vittoria di tappa. A Bormio ha trovato davanti a sé un Vincenzo Nibali in grande giornata, mentre a Ortisei è stato spiazzato da Pierre Rolland. Due volate a due, due secondi posti. Ma il basco non si è dato per vinto e, ancora in fuga nella 19^ frazione, è riuscito a cogliere nel segno giungendo tutto solo sul traguardo di Piancavallo, conquistando un grande successo dedicato a Michele Scarponi.
“La mia vittoria più bella”, le sue parole dopo aver portato a casa la vittoria parziale. E sulla classifica generale ha commentato: “La mia condotta nella terza settimana dimostra che posso provare a vincere un grande giro“.