L’andata della prima semifinale dei playoff di Serie B è un pareggio a reti bianche: Carpi-Frosinone termina 0-0. Gara spigolosa e senza acuti; espulso Sabbione.
Zero gol per zero emozioni: al Cabassi va in scena un pareggio con gli occhiali (il secondo consecutivo dopo il precedente in campionato) che fa comodissimo al Frosinone di Marino, che in caso di parità anche al ritorno, potrebbe festeggiare l’approdo nella finale playoff di cadetteria per il miglior piazzamento al termine della regular season.
Partita scorbutica e senza emozioni, con tanti calcio e pochissimo calcio, con i biancorossi di Castori che finiscono pure in dieci per il doppio giallo comminato a un nervoso Sabbione all’80’.
Nel primo tempo i giallazzurri ciociari si fanno preferire per l’approccio, col Carpi rintanato dietro a soffrire ed eventualmente pronto a ripartenze che non si materializzano. Al 9’ Fiamozzi crossa da destra, colpo di testa di Daniel Ciofani che sfiora la traversa sopra Belec. Il Frosinone controlla di più il pallone ma la banda-Castori si difende con ordine. Al 34’ Gori prova a sorprende Belec con un lob dalla distanza che finisce però fuori dallo specchio.
Nella ripresa il Carpi esce maggiormente allo scoperto con l’intenzione di combinare qualcosa, eppure neanche l’ingresso di Mbakogu – tenuto in panchina inizialmente dopo gli acciacchi dei giorni scorsi – riesce a sortire granché. Il più pericoloso dalla parte dei carpigiani è Di Gaudio che all’85’ scaglia verso la porta di Bardi, che controlla agevolmente, il primo tiro in porta del Carpi in tutta la partita.
Cinque minuti prima come detto gli emiliani biancorossi erano rimasti in dieci per l’espulsione di Sabbione. Per il ritorno in terra ciociara Castori dovrà inoltre valutare le condizioni di Lasagna (ghiaccio, per lui, a fine gara), Gagliolo (uscito all’intervallo per dolori all’inguine) e Mbakogu, ancora non del tutto ripresosi.
Il Frosinone dal canto suo rimanda ogni discorso a lunedì, quando al Matusa ci sarà il return-match: guai però a immaginare di poter solamente amministrare, per la Serie A serve un guizzo vincente.