Una notte al 4° posto in attesa della Lazio. L’Atalanta batte 1-0 il Chievo col solito Papu Gomez e festeggia una stagione straordinaria.
Dopo aver concluso la sua stagione e a 90’ dalla fine del campionato l’Atalanta è quarta, almeno per una notte: se la Lazio domani non dovesse vincere a Crotone, i nerazzurri orobici festeggerebbero un traguardo storico.
Tanti i protagonisti nel pomeriggio dell’Atleti Azzurri d’Italia, quello che potrebbe essere stato l’ultimo per Kessié e tanti altri gioiellini dell’organico bergamasco: in primis Giulio Migliaccio e Christian Raimondi, che danno il loro addio al calcio (anche se rimarranno comunque nella società bergamasca); e poi lui, il capitano Alejandro Gomez detto Papu, che festeggia con gol la sua prima convocazione nella nuova Argentina di Jorge Sampaoli.
L’Atalanta inizia a spron battuto, caricata dall’entusiasmo di tutto lo stadio – con tanto di coreografia dedicata alla conquista dell’Europa. Anche il Chievo ci mette del suo per alzare i ritmi della partita. La prima occasione è un rasoterra di De Guzman, con il portiere Gollini – al posto dell’infortunato Berisha – che devia in corner; la Dea risponde col guizzo del Papu che al 27’ dopo una serpentina calcia forte trovando però la risposta in bello stile di Seculin.
Poco prima e poco dopo l’intervallo Kurtic sciupa due volte la deviazione vincente dopo altrettante costruzioni del Papu. Nella girandola di cambi finisce giustamente anche Christian Raimondi, che dalle parti di Bergamo è conosciuto con l’acronimo di CR77: l’Atleti Azzurri d’Italia si alza tutto in piedi per omaggiarlo con la sua standing ovation.
Al 7’ Cristante manda in porta Gomez, che a tu per tu con Seculin batte sul primo palo e fa 1-0. Per il Papu è la sedicesima gemma in una stagione formidabile, con lo stadio intero che canta il suo nome e lo invita a rimanere. Al 24’ Petagna sfiora il raddoppio. Poi altre occasioni capitano da ambo le parti sui piedi del neoentrato clivense Kiyine (belga-marocchino classe ’97), di Cristante e Spolli.
Dopo l’ovazione per l’uscente Gomez, Gasperini la offre pure a Migliaccio che entra per la passerella finale davanti allo stadio che è stato suo dal 2005 al 2007 e dal 2013 a oggi. Il Chievo non rovina la festa e, fra saluti abbracci e applausi, l’Atalanta festeggia il finale di stagione con l’ennesima vittoria.