Luis Enrique saluta il Barcellona con la Copa del Rey, la terza consecutiva, il nono trofeo del suo ciclo: Alaves battuto 3-1 nel segno del solito Messi.
I numeri dell’ultima serata di Lucho alla guida dei blaugrana sono questi qui: al Barcellona va la 29esima Copa del Rey della sua storia, la terza consecutiva (eguagliato il tris del 1951-52-53); per i due mostri sacri della squadra catalana, Messi e Iniesta, è il 30esimo trofeo con la maglia catalana. Un bel modo, per Luis Enrique, per congedarsi come si deve dal Barcellona dopo una panchina lunga tre anni con 181 panchine, contornate da 138 successi, 22 pareggi e 21 sconfitte.
Il Barcellona ha così scongiurato lo spettro degli zeru tituli dopo aver anzitempo consumato la sua stagione in Champions (il capolavoro tessuto dalla Juventus in faccia a Iniesta e compagni brucia ancora) e aver visto sfumare la Liga nell’ultima giornata. Troppo poco, ovviamente, vincere solamente la Copa del Rey per una squadra che nella gestione di Luis Enrique è entrata nella leggenda per il Triplete 2015 e per la rimonta impossibile al Psg di quest’anno in Coppa dei Campioni.
Per il Deportivo Alaves arrivano comunque gli applausi: anche Pellegrino lascia i baschi, dopo averli condotti a una salvezza comoda in tempi record e averli portati alla seconda finale della loro storia, dopo quella sfortunatissima del 2001 contro il Liverpool in Coppa Uefa.
Approccio per niente timido dell’Alaves, che si presenta in area blaugrana col duo Deyverson-Ibai Gomez e con Iniesta che sventa la manovra. Il Barça perde pure Mascherano per infortunio, sostituito da Luis Enrique con André Gomes nei panni di terzino destro. La squadra di Pellegrino spaventa i blaugrana col palo di Ibai Gomez, ma la grande paura passa immediatamente con Leo Messi che alla prima conclusione in porta su scarico di Neymar buca Pacheco per l’1-0 blaugrana.
L’Alaves torna vivo trovando il meritato pari con il calcio di punizione Theo Hernández (prossimo acquisto del Real Madrid), ma nel finale di tempo arriva l’uno-due decisivo dei catalani con le reti di Neymar (in sospetto fuorigioco) e Paco Alcácer, azioni da gol fatte partire da Messi.
Nella ripresa è ancora un positivo Ibai Gomez a sfiorare il gol che possa riaprire il match su calcio di punizione. Dall’altra parte un’ispiratissima Pulce serve ancora Paco Alcacer, con Pacheco che stavolta fa buona guardia e sventa il poker.
Con l’Alaves che alla lunga denuncia stanchezza è addirittura un difensore, l’ex Avellino e Milan Rodrigo Ely, a sfiorare in due occasioni il colpo del 3-2 solo davanti a Cillessen. Nel finale c’è tempo per un’altra grande chance sprecata da Paco Alcacer ancora su genialata di Messi, signor 10 e lode nella serata d’addio di Luis Enrique. Che ora se ne va in anno sabbatico. Chi prenderà il suo posto alla guida del Barça? Ernesto Valverde, tecnico attuale dell’Athletic Club, sembra l’indiziato numero uno per la successione.