Era l’ultimo obiettivo stagionale rimasto in una stagione amara: il Psg batte l’Angers con tanta fatica e conquista la sua 11ª Coupe de France.
C’è voluto l’89’ per avere ragione di uno scomodo Angers, in grado di tenere testa alla squadra più ricca di campioni su suolo francese e di giocarsi tutte le sue carte per una finale di Coupe de France attesa 60 anni. Poi la sfortunata autorete di Issa Cissokho ha regalato ai Parisiens l’undicesima Coppa nazionale della loro storia; l’ennesimo trionfo, da comprimario, di Maxwell, alla sua ultima da parigino.
Unai Emery ha conquistato il terzo titolo, dopo Supercoppa e Coppa di Lega, di un’annata resa strana dalla missione fallita in Ligue 1, col campionato andato al Monaco, e in Champions League, con la clamorosa ed epica remuntada del Barça dopo il magistrale 4-0 dell’andata.
In uno Stade de France blindatissimo l’Angers gioca la sua onesta partita, soprattutto alzando le barricate in difesa e affidandosi alle folate di Pépé che al 27’ fa partire da fuori area l’unico tiro che mette i brividi ad Areola.
Gli angioini però sono fantastici per tutto il primo tempo a tenere a freno gli istinti omicidi del Psg, con un Verratti in serata ispirata. I capitolini sciupano sia con Di Maria al 12’ che soprattutto con monsieur Cavani, alla ricerca spasmodica del gol stagionale numero 50 per eguagliare Ibrahimovic ma che nel primo tempo coglie solo un palo al 24’ a fronte di tre occasioni. Fa fatica l’arbitro poi a sedare un paio di sgradevoli risse accese dopo alcuni colpi proibitivi nelle zone nevralgiche del campo.
Il Psg preme con insistenza pure nella ripresa, ma non trova buchi nelle maglie della munita retroguardia bianconera. Al 13’ Di Maria sfiora il gol, colpendo l’esterno della rete, ma era una punizione. Su uno dei contrattacchi dell’Angers la squadra di Emery rischia di capitolare: su cross dell’ex Chievo Mangani capitan Ndoye svetta di testa e spaventa la porta parigina. Al 40’ c’è un contropiede dei capitolini, ma Cavani non inquadra.
La finale di Coupe de France sembra destinata ai supplementari quando sull’ennesimo corner di Angel Di Maria, Issa Cissokho – ex di Genoa e Bari – colpisce involontariamente e infila Letellier. È l’episodio che fa calare il sipario su questa Coupe de France: vinta dalla squadra favoritissima alla vigilia, ma fra mille difficoltà; le stesse affrontate in una stagione irta di difficoltà e avara di grandi emozioni.