Chi è alla ricerca del poker, chi del tris, chi della storica prima volta. Si prospetta un Tour de France 2017 ricco di emozioni quello che partirà il 1 luglio da Dusseldorf. Chi si aggiudicherà l’edizione numero 104 della Grande Boucle?
Partirà con il dorsale numero uno e punterà dritto alla caccia del quarto successo Chris Froome: il leader del Team Sky ha focalizzato ancora una volta l’intera stagione sull’appuntamento francese e ha tutta l’intenzione di proseguire la striscia vincente. A differenza degli anni passati, quest’anno non ha ancora trovato ancora l’acuto e anche al Delfinato ha dimostrato che c’è bisogno ancora di qualche giorno di corsa. Ma al Tour sarà al top.
Dal frullatore al danzatore in sella: Alberto Contador (Trek-Segafredo) crede nella possibilità del tris dopo le vittorie del 2007 e del 2009. In questa stagione è sempre stato protagonista sulle strade di mezza Europa, venendo però puntualmente beffato in più di un’occasione: sono così giunti i secondi posti alla Vuelta a Andalucia, alla Parigi-Nizza, alla Volta Catalunya e alla Vuelta al Pais Vasco. Riuscirà il fuoriclasse spagnolo a trovare il guizzo proprio nell’evento clou?
Terzo incomodo sarà Nairo Quintana: fallita anzitempo la doppietta Giro-Tour con il secondo posto alla Corsa Rosa, il colombiano della Movistar dovrà fare un salto di qualità rispetto a quanto fatto vedere in Italia, in cui, pur brillante in determinate occasioni, non ha mai dato l’impressione di essere al top della forma. Lo scorso anno dopo un deludente Tour chiuso al secondo posto si riscattò con la vittoria alla Vuelta: proverà a ripetersi stavolta con il piazzamento d’onore nel Bel Paese e la maglia gialla al Tour!
Il più pimpante nella prima parte del 2017 è certamente stato Richie Porte, che ha conquistato il Tour Down Under e il Giro di Romandia ed è andato vicinissimo al Delfinato. L’australiano della BMC sembra aver raggiunto, a trent’anni, la definitiva maturazione, ma dovrà finalmente dimostrarlo in una corsa di tre settimane in cui, in passato, ha sempre trovato almeno una giornata negativa che ha respinto le sue ambizioni.
Il popolo di casa è tutto attorno a Romain Bardet, secondo lo scorso anno alle spalle di Froome. E diciamo che gli organizzatori dell’Aso hanno pure creato un percorso che si addice allo scalatore della Ag2R La Mondiale, con pochissima cronometro e numerose discese che potrebbero evidenziare le sue qualità. Riportare in patria la maglia gialla dopo oltre tre decenni è il suo non velato obiettivo. Stesse eccessive ambizioni per il connazionale Warren Barguil (Team Sunweb), che invece deve cancellare un brutto Tour 2016. Obiettivo successi parziali, invece, per Thibaut Pinot (FDJ), reduce dal quarto posto al Giro.
L’Italia, invece, si stringe a Fabio Aru. Saltato il Giro d’Italia per l’infortunio subito in allenamento alla vigilia della corsa, il sardo dell’Astana si è dato da fare per ritornare presto in bici e ha deciso di virare sul Tour in cui sarà affiancato in squadra da Jakub Fuglsang. Al Delfinato la coppia è andata molto forte, specie il danese, che ha portato a casa la classifica generale. Al campionato italiano, poi, il Cavaliere dei Quattro Mori ha fatto un altro passo in avanti ed è stato il protagonista di uno show che gli ha permesso di conquistare la maglia tricolore. In Francia potranno essere le vere mine vaganti della corsa.
Non possiamo dimenticare Esteban Chaves (Orica-Scott), pronto per il debutto al Tour dopo i podi a Giro e Vuelta: le qualità del colombiano non si discutono e sebbene si tratti del suo debutto potrà rendersi subito pericoloso. Al suo fianco anche Simon Yates, desideroso di ripetere l’impresa compiuta da suo fratello dodici mesi fa, quando chiuse appena ai piedi del podio.
Infine citiamo Daniel Martin (Quick Step Floors), che dovrà dimostrare di poter reggere in una corsa di tre settimane dopo aver ottenuto tanto da quelle brevi; il giovane Louis Meintjes (UAE Team Emirates), sempre con i migliori, ma ancora timido a mostrare gli artigli; Rigoberto Uran e Andrew Talansky, leader di una Cannondale-Drapac di nuovo a più punte, ma spesso priva di un vero punto di riferimento; Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), che dopo aver conquistato la maglia a pois nel 2016 punta ad un bel piazzamento in classifica generale, forte di una buona condizione palesata al Giro di Slovenia concluso al primo posto.
Ultimo ma non ultimo, Alejandro Valverde (Movistar): partirà per condurre il suo compagno Quintana verso la conquista della maglia gialla, ma dopo la straordinaria primavera non ci stupiremmo se riuscisse a rendersi protagonista di una cavalcata interessante.
Vedi anche: Il percorso – Le salite – La startlist– I favoriti – I velocisti – Gli italiani – La guida televisiva.